Grey's Anatomy 13x23 "True Colors": la recensione
La nostra recensione del ventitreesimo episodio della tredicesima stagione di Grey’s Anatomy intitolato True Colors
Megan, sotto forma di passato che bussa alla porta, non è il solo personaggio che sconvolgerà l'esistenza dei protagonisti del già rinnovato Grey's Anatomy, nell'episodio spunta fuori anche il violento ex marito di Jo, interpretato da Matthew Morrison, il Will Schuster di Glee, grazie ad Alex Karev. Essendo ormai a conoscenza della verità sul passato della donna che ama, Alex ha fatto in modo di rintracciare il dottor Paul Stadler e di poterlo guardare negli occhi: le intenzioni di Alex ovviamente - perché altrimenti non sarebbe lui - risulteranno tutt'altro che pacifiche e, nell'arco della puntata assisteremo a vari modi in cui il medico avrebbe voluto concludere il suo incontro con l'uomo, tutti quanti comprensibilmente piuttosto violenti o quanto meno vendicativi, eppure Alex riuscirà a trattenersi e ad evitare il peggio.
E poi ovviamente c'è la storyline legata a Stephanie Edwards che ci accompagnerà fino al finale di stagione della prossima settimana in cui Jerrika Hinton apparirà per l'ultima volta, avendo deciso di lasciare lo show. Stephanie è sempre stata una delle migliori tra le nuove leve giunte tanti anni or sono al Grey Sloan Memorial Hospital, il fatto che un personaggio così forte e professionale abbia deciso di andarsene segnerà quindi una perdita notevole per la serie, detto ciò dobbiamo solo rimanere in attesa di conoscere il suo destino. La Edwards lascerà Grey's Anatomy da eroe, uccisa in un'esplosione provocata accidentalmente per salvare la vita di una bambina, oppure si salverà e verrà quindi dato per scontato che la attenderanno molti anni per potersi riprendere dagli effetti delle fiamme che senz'altro l'hanno colpita?
Ma facciamo un breve passo indietro e parliamo di come il personaggio sia finito vittima di un folle: quando una coppia viene portata in ospedale dopo essere stata vittima di un incidente d'auto, essendo entrambi stati ritrovati con ben pochi abiti addosso, i medici danno per scontato che i due stessero avendo un interludio nella loro auto, finendo per metterla accidentalmente in moto e provocare l'incidente. Quello che si scoprirà solo quando la donna si sveglierà dall'intervento d'urgenza che ha dovuto subire, è invece decisamente più scioccante: perché la giovane rivelerà ai dottori di essere stata rapita e portata in un luogo isolato da un uomo che voleva stuprarla e di essere riuscita a sfuggirgli provocando l'incidente del quale lei stessa è rimasta vittima. Nonostante la reazione di tutti sia immediata e le uscite dell'ospedale vengano bloccate per impedire all'aggressore di fuggire, il danno sarà ormai fatto, perché l'uomo - con un bisturi puntato alla sua gola - avrà preso Stephanie come ostaggio, obbligandola ad aiutarlo a fuggire. Le cose si faranno ancora più complicate quando i due rimarranno imprigionati su un piano dell'ospedale a causa della chiusura di tutte le porte di sicurezza, assieme ad una bambina di circa 10 anni che si trovava al Grey Sloan Memorial Hospital con i propri genitori. Quando l'aggressore cercherà di appiccare un incendio per far aprire le porte e fuggire, comunicando a Stephanie la sua intenzione di prendere con sé la bambina per passare inosservato tra la sicurezza e i poliziotti che ormai infestano l'ospedale, la coraggiosa dottoressa glielo impedirà gettandogli addosso dell'alcool e trasformandolo sostanzialmente in una torcia umana. L'unico problema è che la Edwards non si accorge della presenza di una bombola infiammabile all'interno della stanza, bombola che finirà inevitabilmente per causare una devastante esplosione che coinvolgerà anche lei.
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