Grey's Anatomy 13x21 "Don't Stop Me Now": la recensione

La nostra recensione del ventunesimo episodio della tredicesima stagione di Grey’s Anatomy intitolato Don't Stop Me Now

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Spoiler Alert
Il dramma Maggie/Meredith/Riggs che ci aspettavamo dopo gli sviluppi dell'episodio della scorsa settimana si è rivelato - fortunatamente - meno doloroso a cui assistere di quanto non avessimo preventivato. Probabilmente gli autori di Grey's Anatomy si sono resi conto che ci sono dei limiti che non è possibile far superare a delle persone adulte se si vuole dare loro un minimo di credibilità. Certo - considerate le premesse - era impossibile che Maggie accogliesse la notizia della relazione tra la sorella e Riggs a braccia aperte e sicuramente Meredith ha le sue responsabilità per come le cose sono state gestite quando ha deciso di non essere sincera con Maggie circa i sentimenti che provava per il bel dottore australiano, ma dobbiamo ammettere con un certo sollievo che in questo episodio ci è stato risparmiato un insensato melodramma legato ad un triangolo amoroso che di fatto non c'è mai stato. Il vero problema con tutta questa trama, a nostro avviso, è proprio che Riggs non ha mai dimostrato il minimo interesse sentimentale nei confronti di Maggie e che la donna, comportandosi come spesso accade a questo personaggio, come una scolaretta, si è costruita il film di una grande storia d'amore che non c'è mai stata, accusando Meredith di averle soffiato il ragazzo. Non capiamo perché gli autori si ostinino a descrivere Maggie come questo personaggio tanto immaturo e capriccioso, quando potrebbero fare decisamente di meglio, soprattutto in una serie che più volte ha ostentato il concetto di femminismo, sta di fatto che vedere il giovane cardiochirurgo rubare per ripicca la sala operatoria della sorella perché, secondo lei, Meredith l'ha privata dell'affetto di Riggs, ha molto poco di progressista e tanto di infantile. Fortunatamente, come dicevamo, per la fine dell'episodio persino gli autori hanno deciso saggiamente di arrendersi all'assurdità di questa storyline ed hanno fatto agire le due contendenti come adulte, nella speranza che davvero questa storia sia conclusa ed il pubblico possa lasciarsela alle spalle. Non solo infatti Maggie è apparsa piuttosto capricciosa, ma ha rischiato di sembrare anche estremamente egoista, soprattutto dopo tutto quello che la sorella ha passato e perso, sarebbe ora che anche Maggie si rendesse conto che - per quanto dolorosa possa essere la perdita della madre - lei non è la sola ad avere cicatrici profonde da far guarire e che anche Meredith Grey merita un pochino di serenità.

Le storie legate ai pazienti della settimana in questo episodio erano due, una piuttosto disgustosa, ma decisamente metaforica, la seconda molto bella ed insieme dolorosa. Nel primo caso una paziente viene ricoverata in ospedale per scoprire di aver incubato nel proprio corpo centinaia di migliaia di vermi che le verranno rimossi chirurgicamente e la cosa di per se stessa risulterà talmente disgustosa da rischiare di rovinare per sempre la sua relazione con il neo fidanzato. Dicevamo che questa prima trama, per quanto orribile (nel senso dei vermi!), è probabilmente interpretabile nella chiave di lettura in cui quelle tremende creature possano essere viste come tutti quei sentimenti o segreti che una persona tiene nascosti dentro di sé senza avere il coraggio di farli uscire, fino a che - in qualche modo - loro stessi non finiscano per trovare una via di fuga, volenti o nolenti. Inoltre, per quanto disgustoso fosse il caso medico in sé, abbiamo comunque sentito una certa vicinanza nei confronti di Mary, soprattutto quando, addormentata sotto l'effetto dell'anestesia durante l'operazione della rimozione dei vermi, la poverina viene praticamente trattata da tutti come un fenomeno da baraccone, accanto alla quale fare selfie con espressioni disgustate: non molto professionale, cari medici! Il caso finirà fortunatamente bene per tutti: per la paziente, per il suo giovane amore e anche per Richard e Catherine la quale, incredibilmente, finirà per ammettere di aver avuto torto e farà pace con il marito davanti ad una pila di fotografie di vermi appena recuperati dal corpo di Mary.

Nel secondo caso torna in ospedale una paziente di Alex KarevVeronica, una donna in avanzato stato di gravidanza che aveva rinunciato alle cure chemioterapiche per partorire il bambino concepito con un amico, del quale la donna finisce per innamorarsi. La storia di Veronica è di quelle totalmente strappalacrime, la giovane arriva infatti in ospedale quando il suo cancro si è metastatizzato al punto tale da obbligare i medici ad un parto prematuro che, fortunatamente, non metterà in pericolo la vita del bambino. Quando però si presenterà una complicazione in sala operatoria e non avendo nessuna garanzia che intervenire per risolverla le salverà la vita, considerato che ha comunque solo pochi mesi di vita, Veronica chiederà di non fare nulla e finirà per spegnersi in sala operatoria tra le braccia di una devastata Amelia la quale, grazie agli autori che nello scrivere questo episodio dovevano essere in un particolare stato di grazia, invece di comportarsi in maniera completamente irrazionale come ha fatto da dopo lo hiatus ad oggi, finisce per cercare conforto tra le braccia di Owen che glielo darà incondizionatamente senza bisogno di chiederle spiegazioni. Se questo significhi che tra i due esiste la possibilità di una riconciliazione non ci è dato saperlo, ma ammettiamo che vedere la coppia condividere una scena senza litigare o lanciarsi occhiate assassine ed accusatorie è stato particolarmente piacevole.

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