Il "caso Minnick" in questo episodio di Grey's Anatomy dal titolo Back Where You Belong, sembra essere scemato dopo la punta di tensione raggiunta la scorsa settimana, forse in maniera quasi troppo sbrigativa. Prima di tutto scopriamo che dopo l'abbraccio consolatorio tra Arizona e Eliza, le due hanno cominciato a frequentarsi, il che risulta piuttosto strano considerate le circostanze ed il fatto che tra le due attrici non sembri esserci una particolare chimica, ma tutto quello che circonda la Minnick in questo episodio è lasciato forse troppo al caso, come il fatto che non vi siano conseguenze per il suo atteggiamento verso Stephanie Edwards dopo l'intervento della scorsa settimana in cui un paziente è deceduto sul tavolo operatorio o che tutti i membri dell'ospedale - ad eccezione di Jackson - abbiano, loro malgrado, cominciato ad accettare i metodi di Eliza, il che non sarebbe necessariamente una cattiva notizia, se la sensazione generale non fosse che tutto il pandemonio scoppiato nelle precedenti puntate stia scemando in un nulla di fatto che rende piuttosto vana la resistenza dei medici del Grey Sloan Memorial Hospital. La Bailey per prima decide di prendere metaforicamente il toro per le corna e affrontare Meredith cercando di trovare una soluzione pacifica al problema, ma Meredith sembra decisa a non cedere e restare dalla parte di Richard anche a discapito della propria carriera, fino a che non sarà proprio il suo mentore ad intervenire e porre fine alla battaglia. Dopo che Meredith dirà infatti alla Bailey, ancora una volta, di essere dalla parte di Webber, quest'ultimo andrà a trovarla a casa e la convincerà a smettere di combattere per lui questa battaglia: d'altronde è difficile non essere d'accordo con lui quando, in risposta a Meredith che gli dice di star facendo tutto questo perché sente che anche la madre vorrebbe che lo sostenesse, le dice che Ellis Grey non avrebbe rinunciato alla propria carriera per nessuno, nemmeno per l'uomo che amava. Le parole di Richard colpiscono evidentemente il segno, perché dopo poco vediamo Meredith cercare Miranda al telefono per appianare la situazione e porre così fine al breve regno di April Kepner che l'aveva sostituita in ospedale.
Per quanto concerne il caso della settimana, Jo Wilson viene coinvolta in un trapianto di polmone in cui una madre dona al figlio uno dei suoi polmoni per permettergli di continuare a vivere. Il legame tra i due è veramente solido e quando il padre del ragazzo compare inaspettatamente in ospedale se ne comprende anche la ragione, si scopre infatti che madre e figlio sono fuggiti dall'uomo che era solito picchiare la moglie. Comprensibilmente Jo, vittima a sua volta delle violenze del marito, prende particolarmente a cuore la situazione, ciò che però lascia perplessi è il limite fino al quale si spingerà interferendo con la famiglia. Una volta giunti in sala operatoria il polmone che la madre doveva donare al figlio collassa e diventa inutilizzabile, così i dottori si trovano con due persone ed un solo polmone utilizzabile e con l'impossibile scelta a chi dei due pazienti destinarlo. April, che dovrebbe sostituire la Bailey nella decisione, si rivela incapace di farlo, ma quando il padre del ragazzo sentirà casualmente Jo parlare al telefono dell'emergenza, chiederà di poter donare un suo polmone per risolvere la situazione. Jo si recherà così da Richard ed Alex per riferire la notizia, ma chiederà anche di fatto di non permettere all'uomo di intervenire, una decisione che segnerebbe la condanna di uno dei due pazienti. Sebbene lo stato emotivo di Jo sia per l'appunto comprensibile, il fatto che un medico si lasci trasportare tanto dai propri personali sentimenti e traumi non risolti, tanto da aggredire verbalmente un uomo sul punto di essere operato - per quanto colpevole egli sia - è forse il peggior esempio di etica che sia sia visto all'interno della serie. Se questo è il genere di medico che Jo Wilson è destinata a diventare, che il cielo aiuti i suoi pazienti, perché il vero compito di un medico non è giudicare le azioni di nessuno, ma di salvare vite, a qualsiasi costo.
Anche il caso seguito da Riggs, Maggie e De Luca (quasi scomparso dalla serie se non per qualche sporadica apparizione) sembra presagire un importante ritorno nella vita di Nathan Riggs. I tre seguono infatti il caso di una senzatetto di nome Claire (Samaire Armstrong) malata di schizofrenia, che si presenta in ospedale e viene operata per la sostituzione di un bypass, grazie al quale si scoprirà essere in realtà una giovane donna con una famiglia che, dopo averla cercata per anni, l'aveva data ormai per morta. Il caso, evidentemente, colpisce da vicino Nathan e la sua reazione sembra suggerire che presto vedremo ricomparire nella sua vita la sua ex fidanzata Megan, nonché la sorella di Owen, data anch'essa per morta. Per quanto concerne quest'ultimo ed Amelia, anche in questo episodio non vi sono di fatto sviluppi per la loro situazione, se non che scopriamo dalle immagini iniziale che Amelia è tornata a vivere a casa di Meredith.