Grey's Anatomy 13x12 "None of Your Business": la recensione

La nostra recensione del dodicesimo episodio della tredicesima stagione di Grey’s Anatomy intitolato None of Your Business

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Spoiler Alert
Shonda Rhimes non è esattamente nota per la discrezione con cui esprime le sue idee politiche, il che non è assolutamente un giudizio di valore, ma un fatto, chiunque seguendola su Twitter o leggendo le sue interviste sa che l'autrice è una decisa oppositrice di Trump e anche se una persona non lo avesse saputo prima, la visione di questo episodio sarebbe sufficiente a capire da quale parte della barricata (o del muro) essa sia. Tutto l'episodio è infatti un gigantesca metafora politica, neanche particolarmente sottile, che non fa altro che parlare di muri, di porte chiuse a chiave e di pericoloso filo spinato atto a tenere lontano "il nemico", il diverso da noi. Che la scelta di affrontare argomenti tanto delicati in questo contesto sia opportuna o meno non sta a noi giudicarlo, quel che è certo è che il messaggio è arrivato chiaro e forte e che era praticamente impossibile evitarlo. Chissà se i seguaci di Trump a questo punto lanceranno una campagna per boicottare anche le serie della Rhimes oltre alla birra Budweiser.

Ma procediamo oltre, al di là della sfacciata metafora politica None of Your Business è un classico episodio di Grey's Anatomy intesa come soap drammatica in tutta la sua essenza: la prima cosa da dire è che finalmente, a tre puntate dal rientro dalla pausa invernale, ci viene rivelato come Alex Karev è riuscito a scampare ad una condanna grazie ad Andrew DeLuca che, sostanzialmente, per amore di Jo, decide di far cadere le accuse. C'è solo un piccolo non trascurabile problema, tecnicamente la sua decisione non sarebbe sufficiente ad evitare ad Alex la prigione, perché il procuratore distrettuale, considerate le prove in suo possesso, potrebbe comunque decidere di portare il caso in un'aula di tribunale. A quel punto però, la stessa persona che è stata pestata quasi a sangue da Karev pensa che sia una buona idea dire che sarebbe disposto a mentire per tirare fuori  Alex dai guai dicendo che la responsabilità della rissa era da attribuire anche a lui e che la denuncia al suo superiore è stato un modo per vendicarsi di quanto accaduto. Così, senza troppi indugi e dopo averci lasciato in sospeso per mesi, il caso si chiude forse con eccessiva facilità, soprattutto considerato il livello di tensione e dramma che gli autori erano riusciti a montare intorno a questa situazione. In quanto a Jo - che  l'ultima a venire a sapere che Alex non finirà in prigione - e alla sua reazione, a giudicare dal modo in cui si precipita a casa di Meredith per abbracciare il suo ex (?) fidanzato, sicuramente è sollevata dalla notizia, ma da come poi se ne va, non sembra disposta a ricucire comunque i rapporti con lui. Anche l'incontro tra Alex ed Andrew sembra piuttosto conclusivo della vicenda, quando infatti Alex si scusa per quanto accaduto, Andrew - giustamente - gli chiede se lo stia prendendo in giro, sottolineando come, se si fosse scusato prima e soprattutto se si fosse comportato come un essere umano invece che come selvaggio, niente di tutto quello che hanno passato sarebbe successo.

Ma si sa, trattandosi di Grey's Anatomy, anche se è stata scampata una catastrofe, un'altra fa capolino da dietro l'angolo e questa volta potrebbe essere un disastro annunciato e legato alla tesa situazione lavorativa creata dalla Bailey e dalla necessità di far accettare a tutti i medici dell'ospedale la presenza di Eliza Minnick in quanto nuova direttrice del programma di specializzazione, posizione dalla quale è stato appena scalzato il dottor Webber in favore della nuova arrivata. Sebbene l'atteggiamento della Bailey sia sostanzialmente comprensibile, un ospedale all'avanguardia deve infatti sempre tenersi aggiornato e usare quanto di più nuovo ed innovativo si sia sul mercato scientifico, il suo approccio è stato quanto meno discutibile e non sorprende che adesso si trovi tutti i medici di ruolo contro. Probabilmente sarebbe bastato che, invece di cacciare il dottor Webber senza troppi complimenti, avesse fatto in modo di affiancargli Eliza così da sfruttare il meglio dell'esperienza di uno e dell'innovazione dell'altra. Ma, si sa, la logica non porta dramma e quindi ora non solo la Bailey ha preso la brillante decisione di sospendere Meredith dal suo incarico, ma ha anche fatto in modo di sostituirla come capo di chirurgia con April Kepner, il che significa che nell'episodio della prossima settimana ne vedremo delle belle.

La storyline forse più fastidiosa, oltre a quella lasciata ancora in sospeso tra Owen ed Amelia, ha invece riguardato Maggie e la visita a sorpresa di sua madre. Comportandosi sostanzialmente come una ragazzina che non ha ancora accettato la separazione dei suoi genitori, Maggie non farà altro che prendersela con la madre che invece ci viene presentata come una persona piacevole e soprattutto cordiale, arrivando a fargli una scenata tale da obbligarla ad andare via da casa sua, in cui era ospite, e impedendole soprattutto di raccontarle il vero motivo per cui era venuta a Seattle e ciò farsi visitare da Jackson Avery, il quale - purtroppo - scopre che la donna è affetta da una aggressiva forma di cancro al seno.

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