Green Hell VR, la sopravvivenza non è mai stata così reale | Recensione VR
Nelle ultime settimane ci siamo persi nella foresta di Green Hell VR, titolo survival sviluppato per la realtà virtuale
Ma come reagireste se vi trovaste realmente in quella situazione? Sapreste adattarvi e sopravvivere, oppure la natura avrebbe la meglio su di voi?
NELLA GIUNGLA DOVRAI STARE FINCHE’ UN CINQUE O UN OTTO NON COMPARE
Esattamente come nella versione originale del gioco, anche in Green Hell VR ci troveremo a dover sopravvivere nel cuore di una foresta. Il tutto mentre cerchiamo di ricordare perché ci troviamo lì e qual è il segreto sepolto nel nostro passato che proprio non vogliamo accettare. La modalità storia del titolo di Incuvo mette in campo tematiche molto forti, talvolta affrontate con sapienza, mentre altre volte sfruttandole solo come boost per raccontare la vita di normali persone. Il risultato è comunque una trama che si fa via via sempre più interessante, introducendoci allo stesso tempo a tutte le principali meccaniche di gioco.
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VIVERE E SOPRAVVIVERE
Anche in Green Hell VR dovremo imparare rapidamente come sopravvivere nella foresta. Il sistema di crafting è alla base di ogni nostra azione e dovremo adattarci per evitare di morire di fame, sete e di tutti gli altri pericoli che potremmo incontrare. A questo punto sta al giocatore decidere l'approccio da utilizzare. Tagliare una noce di cocco può servire sia a berne il succo, che mangiarne la polpa, per esempio. Creare una canna da pesca per procacciarci il cibo, invece, potrebbe essere meno rischioso rispetto al costruire una lancia. Capire come evitare di morire nella giunga spetta solo a noi.
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Il passaggio alla realtà virtuale ha però costretto gli sviluppatori a modificare alcuni elementi per rendere il tutto più comprensibile. Ecco che la costruzione degli edifici è stata di molto semplificata. Anche la modalità multiplayer è per ora assente, ma in questo caso i dev hanno già dichiarato di essere al lavoro per poterla introdurre quanto prima. Il risultato è un titolo meno preciso per quanto risguarda alcune meccaniche, ma che riesce comunque a dare vita a un’esperienza memorabile. Ci sentiamo di evidenziare, infine, la presenza di un tutorial molto scarno, che lascia spesso il giocatore in balia degli eventi. Questa è sicuramente una barriera d’accesso difficile da superare, soprattutto per i non avvezzi al genere survival.
COMPROMESSI E RISULTATI
Come già accennato, da un punto di vista tecnico Green Hell VR non raggiunge il livello qualitativo della sua versione “classica”. I modelli 3D sono più grezzi e il colpo d’occhio generale risulta senza dubbio meno d’impatto. Poco importa, perché il titolo di Incuvo è in grado di far dimenticare al giocatore di star indossando un visore per la realtà virtuale dopo pochi secondi. Una volta tuffati nella foresta, quella sarà tutto il vostro mondo.
Buono anche il comparto sonoro, che presenta musiche e doppiaggio convincenti, ma soprattutto una vasta gamma di suoni ambientali in grado di immergerci ancora di più tra la folta vegetazione. Segnaliamo, infine, la presenza di sottotitoli in italiano, una caratteristica non così scontata per un titolo in VR.
Green Hell VR è senza dubbio una delle esperienze survival migliori a disposizione dei possessori di un caschetto per la realtà virtuale. Questo nonostante una semplificazione delle meccaniche talvolta eccessiva e una sezione iniziale capace di disincentivare coloro che non sono pratici di questo genere videoludico. Se volete sperimentare in prima persona cosa si prova a rimanere da soli nel cuore di una giungla (ma senza rischiare la vita), questo è il titolo che fa per voi. Se, al contrario, funzionalità come il crafting o la necessità di procacciarsi del cibo vi spaventano, forse dovreste volgere il vostro sguardo altrove.