Le Grandi Storie Disney - L'Opera Omnia di Romano Scarpa 32, la recensione

La ristampa cronologica di Romano Scarpa raggiunge il 1975, che segna il ritorno dell'autore veneziano come autore completo...

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Iniziata lo scorso gennaio, procede la collana di allegati Le Grandi Storie Disney che ripropone settimanalmente la bibliografia completa in ordine cronologico del maestro veneziano Romano Scarpa. Dopo una mezza dozzina di uscite che proponevano in prevalenza storie di Scarpa autore completo, sono arrivati diversi volumi che alternavano storie scritte da lui a storie scritte da altri, per passare poi a una serie di volumi in cui figurava solo come disegnatore. Da questa settimana però possiamo goderci nuovamente il talento dell'artista a 360°, con un indice che lo vede responsabile di tutte le sceneggiature e tutte le tavole; la collana ha infatti raggiunto il 1975, anno dal quale Scarpa si dedicherà sempre meno a sceneggiature altrui per tornare a ideare nuove avventure di paperi e topi.

All'interno della trentaduesima uscita dell'opera omnia di Scarpa ci sono due racconti molto importanti all'interno della produzione dell'autore, adeguatamente documentati dal comparto redazionale della collana, che ne pubblica bozzetti, foto e retroscena.
Il primo è Topolino e il Rampollo di Gancio, l'esordio del personaggio di Bruto, nel quale Gancio rivela come ha trovato suo figlio adottivo mentre era in servizio nella legione straniera; qui il ragazzo appare come un monello scatenato, una caratterizzazione che sarà presto ridimensionata. Dopo Gancio e il Ponte di Losaulito, in cui il giovane merlo aiuta Topolino a far cadere una grave accusa che perseguitava il padre da anni, Bruto viene adottato da Topolino in modo abbastanza simile a quanto avvenne per Paperino e Qui, Quo e Qua, nella storia Topolino e i bottoni imperiali: sarà l'inizio di un ventennio di storie in cui Scarpa farà di Bruto la spalla prediletta per Topolino, con apparizioni molto più numerose rispetto a Gancio.
Il secondo episodio particolarmente degno di nota è Zio Paperone e il Casco d'Oro, avventura che porta il papero miliardario e i suoi nipoti in un esotica terra in mezzo all'oceano. La vicenda nasce da un profumo con l'essenza del denaro grazie al quale riesce a convincere Paperone a sposarla; quest'idea è stata data a Scarpa da Carl Barks, durante una visita della scuola disneyana italiana negli Stati Uniti, e sviluppata con un successivo scambio di corrispondenza riportato anche nelle pagine del volume.
Tra robot impazziti ed emozionanti cacce al tesoro, la collana trae un evidente beneficio dal ritorno dello Scarpa sceneggiatore, confermando la superiorità del suo talento narrativo rispetto ai suoi predecessori, con cui ha anche collaborato disegnandone alcune storie.

Nel commentare questo volume non posso non riportare una sorpresa poco piacevole che mi ha colpito durante la lettura: la rilegatura si è staccata, complice una colla non troppo resistente, liberando così una quarantina di pagine. Anche se finora non mi era mai capitato in questa collana, l'elevato numero di pagine mette a dura prova la brossura, aumentando le possibilità che un rischio simile si verifichi. Si tratta di un incidente che purtroppo danneggia un'edizione per collezionisti di queste storie, che però deve evidentemente scendere a compromessi per poter mantenere un prezzo popolare in grado di attirare anche il grande pubblico delle edicole.

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