Le grandi sfide di Zio Paperone, la recensione
Le grandi sfide di Zio Paperone raccoglie due storie scritte da Artibani e disegnate da Perina
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Se parliamo della produzione di fumetti disneyani, in Italia diventa forse il protagonista assoluto, una figura sempre più sfruttata, sulla scia della caratterizzazione originale di Carl Barks, che lo ha tratteggiato come una figura dalle mille sfaccettature e affamato di avventura, capace addirittura di mettere in ombra addirittura Topolino e Paperino.
Zio Paperone e l'ultima avventura è sostanzialmente il miglior racconto degli ultimi vent'anni che abbia per protagonista lo Zione. Artibani orchestra un fumetto epico in cui i quattro principali antagonisti del Nostro (Cuordipietra Famedoro, Rockerduck, Amelia e i Bassotti) uniscono le forze per sferrare l'attacco decisivo alla loro nemesi. La sensazione di minaccia è palpabile, così come è credibile e spaventoso assistere alla riuscita del loro piano. Ci preoccupiamo realmente nel vedere Paperone caduto in disgrazia, una delle crisi più serie che abbia mai affrontato, necessaria per dimostrare quanto possa essere agguerrito quando deve lottare per tornare in possesso della sua fortuna. Il team-up di villain non è però la principale attrattiva della storia, tra un simpatico omaggio barksiano e una morale emozionante che ricorda e rinnova la profondità emotiva del protagonista.
Anche in questo caso il cast ripesca alcuni personaggi trascurati da tempo: Sgrizzo e Gedeone Paperone, due figure ideate da Romano Scarpa. Non manca poi una frecciatina all'albero genealogico ideato da Don Rosa abbastanza esplicativa della visione elastica della famiglia dei Paperi, secondo la quale si possono benissimo utilizzare personaggi ed elementi della continuity Disney senza dover razionalizzare tutto all'estremo.
Se le sceneggiature sono di livello decisamente elevato, purtroppo il tratto di Perina - che pur dona una buona espressività ai personaggi - è privo di quel guizzo in grado di alzare l'asticella del fumetto, come invece abbiamo visto recentemente in fumetti Disney percepiti come vere e proprie storie evento, complice un comparto grafico più curato del solito.
Anche i contenuti speciali di questo albo non rendono giustizia al valore delle storie al suo interno, limitandosi a qualche breve dichiarazione dei due autori sui personaggi, quando invece sarebbe stato molto più interessante addentrarsi nel processo di costruzione dell'opera.