Grande, grosso e... Verdone


Una famiglia alle prese con la morte della nonna, un genitore ossessionante e ipocrita, una famiglia cafona. Carlo Verdone riprende e riaggiorna alcuni suoi personaggi storici. Purtroppo...

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Recensione a cura di ColinMckenzie

TitoloGrande, grosso... e VerdoneRegiaCarlo VerdoneCast

Carlo Verdone, Claudia Gerini, Geppi Cucciari, Eva Riccobono, Emanuele Propizio, Andrea Miglio Risi

Uscita7 marzo 2008

Appena sono entrato in sala e ho dato uno sguardo al pressbook, mi è quasi venuto un colpo. 131 minuti di durata? Se lo può permettere un regista in grande forma e con tante idee interessanti. Ora, io francamente non avevo grandi aspettative per questo film, ma magari un'oretta e mezza divertente ci poteva stare. Qui, invece, c'è materiale per riempire una puntata di un telefilm.

Il primo episodio è decisamente il peggiore, roba da scappare dalla sala (mica semplice, piccola e strettissima, anche volendo...). L'idea di una famiglia che non riesce a sotterrare la povera nonna è già, francamente, poco originale. L'esecuzione è pessima e senza il minimo rischio, se non un escamotage finale che, oltre a non avere senso, è scontatissimo. Si salva per un pelo l'impresario delle pompe funebri cocainomane, ma le sue battute potevano essere scritte meglio.

Col secondo episodio c'è un lievissimo miglioramento, ma anche un tono di denuncia sociale (leggi, qualunquismo allucinante) che magari piacerà a certa critica, e che tuttavia trovo insopportabile. Lo spezzone vorrebbe mischiare infatti un personaggio logorroico e da ammazzare con una critica al falso bigottismo italiano, con chiari riferimenti ai parlamentari che vanno prima al family day e poi a prostitute. Inoltre, è un tentativo (fallito) di unire un filino di horror alla Edgar Allan Poe, con una casa che opprime da cui fuggire (e perché i ragazzi non lo fanno? Mah...). La coppia di giovani, in effetti si segnala per la loro idiozia (basti pensare in che occasioni rimangono in casa, quando invece dovrebbero uscire almeno quella sera). Stendo un velo pietoso sull'elenco dei film porno, roba che era vecchia anche dieci anni fa. Finale irrisolto e, anche qui, senza senso. Inoltre, un'ultima immagine assolutamente troppo ricca per la povertà visiva della pellicola.

Il terzo episodio si apre con uno psicanalista da antologia, peccato che lo vediamo solo per due minuti. E' comunque, indubbiamente, lo spezzone migliore e con qualche battuta discreta, senza certo che si urli al capolavoro. La coppia coatta è ovviamente la prosecuzione di quella di Viaggi di nozze e del famolo strano, citata in una battuta che si vede anche nel trailer e il regista sembra tenerci molto a mostrarci la forma fisica della Gerini, soprattutto delle parti posteriori. Ma quante volte abbiamo visto due persone 'arrapate' che poi si addormentano a letto senza fare nulla? E anche in questa occasione, qual è l'idea che Verdone ha dei ventenni odierni (viene voglia di rivalutare Moccia...)? Purtroppo, anche qui il finale della vicenda non ha senso (e sono tre su tre). Vi sembra che la 'dama bianca' si comporti in maniera coerente con i suoi scopi?

Insomma, Grande, grosso... e Verdone è un cinema-cabaret, fatto solo di battute, che purtroppo però non sono all'altezza del passato. Francamente, non riesco a pensare a nessuna frase che verrà ricordata anche solo tra un anno (quella sul sommelier non è male, ma non credo rimarrà impressa). Così come non sono minimamente all'altezza del passato i comprimari. D'accordo, di Mario Brega (pace all'anima sua, sempre sia lodato) ce n'è uno solo, ma anche un vicino come quello di Acqua e sapone interpretato da Fabrizio Bracconeri o uno dei tanti ottimi caratteristi di Compagni di scuola, non si poteva creare e trovare in giro? E poi, quand'è che le critiche blande di Verdone (alla televisione, alla mancanza di cultura, all'ipocrisia) verranno espresse con più coraggio?

Carlo Verdone ha detto di aver fatto questo film perché i suoi fan gli hanno chiesto di riprendere i suoi celebri personaggi storici. Probabilmente ha ragione lui: d'altronde, è cosa nota che il consumo di surgelati sia in forte aumento e molto apprezzato dal pubblico...

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