Grand Kingdom, la recensione
Un gioco di ruolo tattico dall'impostazione particolarissima e graziato da una notevole estetica bidimensionale: la recensione di Grand Kingdom
E' il motivo per il quale le prime ore passate in compagnia del gioco sono estremamente intense, un po' perché la produzione riversa tante informazioni e mostra tante meccaniche al giocatore, al punto che egli ogni tanto cerca di alzare la testa e respirare, manco fosse Jon Snow atterrato e atterrito dai corpi durante la Battaglia dei Bastardi, un po' perché quando tali meccaniche le si inizia a conoscere se ne ricava un divertimento tattico di prima qualità. Ma andiamo con ordine, perché sul campo di battaglia bisogna arrivarci e ci si arriva attraverso una progressione che alterna missioni principali e secondarie sempre fruibili ed in costante cambiamento, e perché non è che una volta preso il pad in mano ci si ritrova direttamente ad agire direttamente sulle proprie unità.
Ogni missione è infatti un campo di battaglia attraversato da percorsi da seguire, con il proprio manipolo di quattro unità rappresentate da un pedone. Sul campo di battaglia si incontrano pedoni ostili, con i quali si combatte, altri nascosti, ostacoli, eventi e tanto altro, e c'è tanta strategia anche in questa fase, quando si privilegia una via piuttosto che un'altra, quando si utilizzano le abilità delle unità per superare gli ostacoli o eliminarli, tutto tenendo sempre d'occhio il contatore dei turni, che ad ogni movimento diminuiscono, e che non deve esaurirsi, pena il game over. Ovviamente però è quando si combatte che il giocatore si esalta maggiormente, utilizzando i propri soldati, che possono essere di varie classi (classiche, come lo spadaccino, il lanciere, la maga o più stuzzicanti, come la sciamana, la valchiria, il fabbro); le unità si muovono secondo quanto concede un'apposita barra ed agiscono nello stesso modo, ogni tasto è associabile ad un'abilità e le abilità sono personalizzabili, rendendo possibile creare combo per i combattenti corpo a corpo o scegliere incantesimi e tanto altro per le altre unità. Funziona benissimo, il livello di varietà tra le varie classi è elevatissimo e rende possibili molteplici soluzioni, ed ogni scontro è un piacere, da vivere con piglio tattico e anche una discreta capacità col pad, visto che molte delle abilità contano sul giusto tempismo di esecuzione.
"ogni scontro è un piacere, da vivere con piglio tattico e anche una discreta capacità col pad"[caption id="attachment_157981" align="aligncenter" width="600"] Grand Kingdom - screenshot[/caption]
Il giocatore affronti quindi l'avventura di Grand Kingdom senza pensare di trovarvi particolari picchi emotivi o momenti di intrigante varietà. Il divertimento, non poco, lo ricavi dall'originalità esibita dal sistema di gioco, il godimento audiovisivo da un buon doppiaggio (sia in inglese che in giapponese) e da un comparto grafico bidimensionale che dipinge personaggi e fondali di buon dettaglio e di pregevole fattura. E' molto, ed è quanto la produzione di MonoChro riesce ad elargire in maniera convincente.