Gotham 4x20, "A Dark Knight: That Old Corpse", la recensione
La nostra recensione del ventesimo episodio della quarta stagione di Gotham, intitolato "A Dark Knight: That Old Corpse"
Intanto, Bruce e Jeremiah si ritrovano per sviluppare assieme una nuova tecnologia in grado di fornire alla città una fonte di energia pulita e virtualmente illimitata. Qualcosa però è cambiato in Jeremiah, a seguito della morte del suo fratello gemello.
Si poteva lecitamente pensare che la morte di Jerome, proprio nel momento in cui questo personaggio si era evoluto nella sua versione definitiva, potesse rappresentare "l'inizio della fine" per lo show, ma invece gli autori sono stati contestualmente in grado di dar vita a un bel retaggio del criminale, permettendo la nascita di una "versione 2.0" del villain: il folle criminale impersonato da un impazzito Jeremiah è credibilissimo, sia in termini di design che di caratterizzazione, e potrebbe davvero rappresentare la versione finale di un personaggio oramai prossimo a poter essere chiamato Joker, avvicinandosi molto all'iterazione più nota del Principe Pagliaccio del Crimine. In aggiunta, per quanto matto come un cavallo, Jeremiah riesce a conservare la lucidità e l'intelligenza di cui era in possesso prima della trasformazione, cosa che rende questo villain ancora più pericoloso e letale.
Insomma, a due episodi dalla fine, anche in funzione del cliffhanger finale di A Dark Knight: That Old Corpse, è probabile che ci aspetti un bellissimo finale di stagione per Gotham.
In termini di easter egg e rimandi ai fumetti DC Comics, è evidente che la scelta di far indossare alla criminale Ecco una maschera di Arlecchino sia un modo sottinteso di avvicinare questo personaggio alla celebre fidanzata di Joker, Harley Quinn.