Gotham 4x07, "A Dark Knight: A Day in the Narrows", la recensione
La nostra recensione del settimo episodio della quarta stagione di Gotham, intitolata "A Dark Knight: A Day in the Narrows"
Nel frattempo, Bruce Wayne prova a ricacciare il dolore, la rabbia e il senso di colpa derivanti dall'aver ucciso Ra's al Ghul iniziando a frequentare alcuni suoi coetanei, mentre Selina Kyle si mette nuovamente nei guai a causa della sua collaborazione con Barbara Kean.
Anche il ritorno in scena di Bruce Wayne, in questo caso, non è dannoso. Avevamo già sottolineato come il togliere momentaneamente dall'equazione questo personaggio - oggettivamente controverso - avesse portato dei benefici alla narrazione. Reintrodurlo nella storia in una veste più consona alla sua età anagrafica, ossia come adolescente arrabbiato e ribelle, e non come vigilante mascherato, dà il via a un filone narrativo potenzialmente interessante, che verrà esplorato presumibilmente anche nei prossimi episodi.
Per quanto A Dark Knight: A Day in the Narrows manchi della gravitas del precedente episodio, in questo capitolo ci siamo trovati di fronte a una storia sviluppata molto fluidamente, con un finale davvero climatico e un paio di twist narrativi ben riusciti. Sarebbe auspicabile tenere bene a mente il format di questa puntata, e applicarlo quante più volte possibile.
In questo episodio fa il suo esordio Headhunter, villain minore dei fumetti DC Comics, creato da Doug Moench e Jim Aparo sulle pagine di Batman #487 (1992). Per quanto la versione originale del personaggio sia di etnia caucasica e non afro-americana come nello show, le due iterazioni del villain sono molto simili tra loro in termini di caratterizzazione.