Gotham 3x21 & 3x22, "Destiny Calling/Heavydirtysoul" [finale di stagione]: la recensione

La nostra recensione del doppio finale della terza stagione di Gotham, intitolato "Destiny Calling/Heavydirtysoul"

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Spoiler Alert
Le prime due stagioni di Gotham hanno seguito il percorso che gli autori avevano prefissato per la serie, ovvero raccontare la vita della città di Batman prima della sua venuta. Certo, qualche libertà narrativa se la sono concessa, ma tutto sommato l'idea originale alla base dello show è stata rispettata. Nell'appena conclusa terza stagione qualcosa è però cambiato. Lo si è notato fin dai primi episodi, quando la piccola Ivy Pepper è magicamente cresciuta anzitempo, passando in uno schiocco di dita dall'essere una bambina disagiata a essere una trentenne pronta a soggiogare gli uomini con ipnotici profumi. Questa voglia di accelerare vertiginosamente i tempi rispetto agli accadimenti dei fumetti, limitata - a detta degli sceneggiatori - al solo personaggio di Ivy, ha invece finito con diventare il marchio di fabbrica della stagione, che ha visto la definitiva consacrazione di alcuni dei più celebri avversari dell'Uomo Pipistrello nonché addirittura la nascita di quest'ultimo, suggerita dall'ultima sequenza di Heavydirtysoul.Più che di un finale di stagione, l'aria che si è respirata è stata quella di un finale di serie

Il doppio finale andato in onda negli USA questo lunedì ha rappresentato il culmine di questo processo, un'ora e mezzo in cui in cui sono state gettate le basi della Gotham che noi tutti conosciamo. Più che di un finale di stagione, l'aria che si è respirata è stata quella di un finale di serie, tanto da farci ipotizzare che il rinnovo dello show sia stata una decisione presa all'ultimo momento. Nonostante alcune sottotrame siano state volutamente lasciate aperte in maniera più o meno sfumata, tutti i personaggi principali hanno infatti portato a termine il loro arco narrativo iniziato ormai tre anni fa. Jim Gordon ha risolto i suoi problemi con Lee - partita per chissà dove - ed è tornato a lavorare con Bullock al GCPD, pronto a far sua la carica di commissario; Pinguino è riuscito a sconfiggere Nygma ed è ora intenzionato ad aprire il famoso Iceberg Lounge, di cui il cubo in cui è congelato Ed si preannuncia essere l'attrazione principale; Bruce e Selina sono infine pronti ad abbracciare il loro destino, con il primo già sceso in strada mascherato a menar le mani e la seconda che ha trovato in Tabitha la sua nuova guida.

Questo senso di conclusione è stato accentuato anche dai numerosi easter egg presenti in Destiny Calling e Heavydirtysoul, utili più a contestualizzare eventi e personaggi che ad aprire scenari narrativi per la quarta stagione. Un esempio di ciò è stata l'apparizione di Ra's al Ghul, inserita per far scaturire in Bruce l'idea di diventare un vigilante e non per aprire una rivalità tra i due, almeno non nell'immediato futuro. Anche la rivelazione che Butch è in realtà Cyrus Gold - alias l'immortale villain DC Comics Solomon Grundy - è apparsa prevalentemente come un contentino ai fan, un po' come lo è stata la scoperta del vero nome del personaggio interpretato da Joseph Gordon-Levitt ne Il cavaliere oscuro - Il ritorno.

Per come sono terminate le vicende in questa terza stagione, è davvero difficile anche solo ipotizzare cosa accadrà quando Gotham tornerà sugli schermi statunitensi in autunno. Ci sarà davvero il tanto auspicato salto temporale o le vicende riprenderanno esattamente da dove si sono interrotte? L'unica cosa certa è che se il futuro dello show è rappresentato da un proto-Batman quindicenne, forse concluderlo con questa stagione non sarebbe stata un'idea tanto malvagia.

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