Gotham 3x19, "All Will Be Judged": la recensione
La nostra recensione del diciannovesimo episodio della terza stagione di Gotham, intitolato "All Will Be Judged"
Delle varie storyline messe in scena da Gotham questa settimana, quella che più di tutte ha sofferto di questo bipolarismo autoriale è stata senza ombra di dubbio quella riguardante la rivalità tra l'Enigmista e il Pinguino, una contesa risultata ancora una volta incapace di appassionare fino in fondo nonostante i suoi protagonisti siano tra i personaggi più riusciti dell'intera serie. Vedere i due interagire in un contesto di amore/odio ha ovviamente garantito alcuni momenti divertenti, ma viene lecito domandarsi per quale motivo sia stato scelto di rivelare la sopravvivenza di Oswald a Ed in una puntata in cui il loro conflitto non è stato al centro della narrazione, giocandosi così un grande colpo di scena che con tempi e modi diversi avrebbe potuto rivelarsi come uno dei momenti più alti della stagione.
Ripetitiva - ma per certi versi anche sorprendete - è stata infine la trama centrale di All Will Be Judged, che ha messo nuovamente faccia a faccia Gordon e l'ex capitano Barnes, trasformatosi a tutti gli effetti nel villan DC Comics noto come l'Esecutore. Abbiamo perso in conto di quante volte il commissariato di Gotham è stato invaso o distrutto dai criminali nel corso di queste stagioni, eppure sembra che gli autori non possano fare a meno di riproporre questa situazione, su cui spesso si ironizza anche negli stessi fumetti del Crociato Incappucciato. Lo svolgimento della trama non ci ha dunque mostrato niente di inedito, e anche la sua conclusione è rientrata grossomodo nei canoni di quanto visto solitamente nello show. A sorprendere è stata invece l'improvvisa morte di Kathryn, decapitata dall'Esecutore dopo aver rivelato di non essere la leader della Corte dei Gufi. La sua morte e questa rivelazione, unito a quanto accaduto nei segmenti con protagonista Bruce Wayne, hanno aperto nuovi interessanti scenari sulla conclusione della stagione.