Gotham 2x22 "Transference": la recensione [finale di stagione]

Ecco la nostra recensione dell'ultimo episodio della seconda stagione di Gotham, intitolato "Transference"

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Spoiler Alert
Gotham conclude la sua seconda stagione con un episodio tutto sommato in linea con quello a cui abbiamo assistito fino ad ora. Il ritmo accelerato degli eventi è sempre un'ottima credenziale per una serie televisiva di questo genere che ha come primo obiettivo quello di intrattenere il pubblico. Ma nonostante il numero infinitesimale di eventi che si sono verificati in questa puntata, "Transference" porta con se parecchi errori di continuità e qualche scelta narrativa fin troppo prevedibile e scontata.

Una volta che viene avviato il protocollo di distruzione per Indian Hill tutto si affretta, Clayface inganna la polizia con il volto di Gordon e lo stesso Harvey successivamente abbocca al suo strano atteggiamento e al cambiamento dei piani. Nel frattempo il vero Jim Gordon viene drogato da Hugo Strange, oramai con dei deliri di onnipotenza, che cerca di estrapolarli quante più informazioni possibili riguardo ciò che sa lui e la polizia su Indian Hill, ma soprattutto su chi o cosa governi realmente dall'alto la città di Gotham. Sarà proprio in questo momento che assistiamo per l'ennesima volta a tutti le insicurezze di un uomo complicato come Jim, pentito delle sue azioni, colmo di rimorsi e soprattutto pentito di aver lasciato andare via la sua amata Lee.

Successivamente ritroviamo Nygma che gioca dall'alto con Lucius e Bruce Wayne facendo loro delle domande a trabocchetto, che poi in realtà sarebbero le stesse che Strange fa a Gordon; l'unica differenza è che qui lo stesso enigmista non conosce la risposta effettiva. Nessuno a parte Strange sa dell'esistenza di questo consiglio segreto gestito da questa donna con il volto coperto da una maschera (Corte dei Gufi?).

Una volta che Bruce e Lucius sbagliano la risposta alla domanda fatta da Nygma, quest'ultimo cerca di ucciderli rilasciando un gas, ma proprio nel momento dell'emissione della sostanza vi è una specie di salto temporale di qualche minuto e dopo un flashback riguardo il passato di Bruce (la classica scena della morte dei genitori), ritroviamo i due nella stessa stanza in cui è rinchiuso Gordon. E qui le cose cominciano un po' ad attorcigliarsi su se stesse: Selina che si muove all'interno dell'edificio, oramai completamente bloccato, come se nulla fosse solo perché sotto l'ala di Firefly, Fish Mooney trova il modo di convincere Mrs. Peabody a lasciarla uscire attraverso il solo tocco corpo a corpo e Strange perde tutto l'alone misterioso, cupo e interessante che si era costruito in tutti questi episodi. Comincia a lasciarsi sopraffare dalle situazioni, ormai sfuggiteli di mano e viene anche colpito durante lo scontro, non troppo originale, tra Firefly e Mr. Freeze. Seppure c'è da dire una cosa, l'idea del fuoco e del ghiaccio visti riflessi nei suoi occhiali è stata in realtà una scena ad affetto, anche se ormai rimanda alla mente troppe situazioni già viste anche al cinema (Harry Potter; scontro finale Voldemort-Potter - Captain America-Civil War; scontro Iron Man-Captain e infine anche Star Wars: Il Risveglio della Forza; Rey-Kylo Ren). Ma la cosa peggiore di tutte è che ad un tratto perdiamo ogni traccia del pazzo scienziato. Gli autori lasciano un enorme punto interrogativo e il pubblico non sa qual'è il suo destino.

Ma non bastano tutti questi numerosi villain, e le gesta perdute nel vuoto di un pazzo come Strange, a mettere ancora più carne al fuoco ci pensano Barbara, Butch e Pinguino. La prima intelligentemente è l'unica che si rende conto che il Gordon arrivato in commissariato non è il vero Jim Gordon di cui è stata sempre innamorata. Chi se non lei poteva capirlo? La follia con cui gli autori hanno deciso di far abboccare Bullock ad un cambiamento repentino di intenzioni come quello che ci viene proposto in "Transference" è ai limiti dell'assurdo. E questo è un peccato, perché se solo avessero deciso di ragionarci un po' di più e rendere la cosa leggermente più credibile, l'interpretazione ironica e grottesca che Benjamin McKenzie stava regalandoci avrebbe potuto anche funzionare. Fortunatamente salva un po' la situazione generale Jada Pinkett Smith, che in soli due episodi ha saputo attribuire e regalare al suo personaggio qualche nuova stranezza. Fish Mooney si dimostra una figura all'interno ben sviluppata e con una forte ironia, capace di spaccare lo schermo.

Ritornando ad Indian Hill la bomba viene azionata e a quel punto dopo che Gordon blocca Strange per capire come fermare l'innesco capisce che l'unico che può aiutarlo è Nygma, precedentemente ingannato e rinchiuso dallo stesso Strange. Una volta di fronte alla bomba Lucius e Gordon riusciranno a interrompere il conto alla rovescia (un secondo prima dell'esplosione) grazie ad un consiglio di Mrs Peabody. Durante tutto questo disordine di eventi, fin troppo prevedibili, Fish Mooney riesce a scappare grazie ad un furgone, che si scoprirà poi essere il veicolo sul quale erano stati fatti salire tutti i pazienti "mostri", nonché i famosi esperimenti di Hugo Strange. E neanche Pinguino, che solitamente ha salvato più di un episodio dallo sprofondare giù nel ridicolo, riesce a resistere al ritorno di Fish Mooney ma soprattutto a sopravvivere al disordine generale degli eventi, per non parlare poi di Butch che dopo aver mitragliato il camion nel quale pensava ci fosse alla guida Strange vede Fish e scappa via.

Riflessioni generali:

  • Jim Gordon torna da Lee a fine episodio ma lo fa nel momento più sbagliato; dei mostri sono in fuga e lui lascia l'amico e collega Bullock in preda a quella che definiremmo tranquillamente una delle situazioni più complesse di sempre.

  • Clayface aka Gordon scompare dopo lo strambo e riuscito schiaffo da parte di Barbara Keane. Che fine fa? Sicuramente viene incarcerato. Ma nonostante questo non era più credibile far vedere la scene o se non altro la reazione di un villain con un potenziale enorme come Basil?

  • Che fine fa Nygma? Riuscirà ad uscire?

  • È possibile che dopo che una pattuglia della polizia è alle calcagna di un furgone, non ce ne sia immediatamente una dopo? Tutto troppo in mano al caso e lasciato in superficie. Sarà sicuramente interessante capire cosa succederà con gli "esperimenti" in giro per la città, e sicuramente sembra interessante aver incluso il consiglio segreto che presumibilmente crediamo essere La Corte dei Gufi alla fine dell stagione come possibile punto di partenza per la terza.

  • Selina si conferma in maniera coerente con quello che è sempre stata e le sue buone azioni ne sono la prova. Piaccia o non piaccia, almeno coerenza c'è stata.

  • Chi sarà il sosia di Bruce Wayne visto alla fine? Owlman, Thomas Wayne Jr.? Scatenatevi con le teorie.

  • Tra i confermati della prossima stagione ci sono Il Cappellaio Matto e Talon. L'unico "mostro" che si riconosce tra quelli che escono dal furgone c'è sicuramente Killer Croc.

In conclusione possiamo dire che se non fosse stato per il tono dark-grottesco e fumettoso che rimanda molto ai Batman di Burton, questo episodio di Gotham sarebbe stato un duro colpo per la serie anche perché dopo parecchi buoni episodi visti nel corso di questa seconda stagione, gli ultimi capitoli si sono riconfermati privi di inventiva in termini narrativi, con personaggi poco scolpiti e con un finale fin troppo frettoloso e poco emozionante. Peccato perché le buone intenzioni si erano viste e per una volta stava accadendo anche qualcosa di molto interessante ossia che dopo il crollo avuto negli ascolti a causa della seconda metà della prima stagione, i primi episodi della seconda stavano cominciando a risorgere dalle ceneri grazie ad un buon passaparola, svanito poi nel corso degli ultimi.

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