Gotham 2x19, "Azrael": la recensione

Ecco la nostra recensione del diciannovesimo episodio della seconda stagione di Gotham, intitolato "Azrael"

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Spoiler Alert
Gotham ritorna con un episodio pieno di cliché e momenti forzati, ma nonostante questo l'insieme generale è godibile. "Azrael" si è svegliato dal regno dei morti grazie alle doti oscure e folli di Hugo Strange. Ma l'uomo che vediamo inizialmente non è il Galavan che tutti noi abbiamo conosciuto nella prima parte della seconda stagione bensì si tratta di uomo senza un io coerente e punti di riferimento. E sarà proprio la mancanza di queste credenziali che porteranno Hugo Strange a modificarne gli aspetti a suo piacimento, come un burattinaio. Questo lo fa grazie a un intermezzo molto interessante nel quale Nygma è protagonista. Quest'ultimo prova infatti a convincere il folle psichiatra a lasciarlo andar via da Arkham facendogli capire che lui ha tutto sotto controllo così come ha sotto controllo tutti gli altri pazienti internati, e glielo dimostra attraverso una scena poco sensata ma in linea con i toni grotteschi della serie. Ed è proprio grazie al discorso del controllo che Hugo comprende qual è la sua missione con Azrael. In tutto questo la controparte di Mrs. Peabody che sembra non essere convinta delle azioni del suo collega sono un buono spunto per il futuro.

La cosa scontata e forzata avviene dopo l'interessante interrogatorio che Gordon tiene con Strange, un interrogatorio in cui cerca di capire quanto quest'ultimo sia responsabile non solo della morte dei genitori di Bruce ma anche dell'intero progetto di Pinewood. Ovviamente una volta che Hugo comprende il rischio che si cela dietro la figura di Gordon decide immediatamente di usare Azrael per eliminarlo definitivamente.

Nel frattempo un noioso Bruce Wayne tenta in tutti i modi di accelerare il processo di cattura nei confronti di Strange e Gordon cerca di convincere Barnes della sua versione dei fatti. Nel preciso istante in cui questi ultimi discutono ardentemente all'interno di un capannone arriva niente di meno che Azrael con il suo nuovo costume, azzeccato e verosimile anche rispetto a quello visto nei fumetti e nel gioco di Arkham Knight, ad attaccare lo sfortunato detective Gordon.

Il primo momento in cui vediamo Azrael in azione non convince, i suoi spostamenti sono lenti e quella che ci viene mostrata è una scena decisamente mal costruita. Fortunatamente quella successiva dove Azrael rifà la sua comparsa all'interno del commissariato funziona molto di più. Sicuramente il luogo cupo e gli agenti di polizia che vengono uccisi alle spalle hanno reso la scena più emozionante. Anche lo stesso coinvolgimento di Barnes che rimarrà poi ferito nello scontro sul tetto rende maggiormente e si sente un briciolo di tensione in più anche nei confronti di un personaggio costruito troppo velocemente e portato allo schermo con motivazioni troppo macchinose, almeno in termini di sceneggiatura, che molto spesso è proprio il problema principale di Gotham.

Il momento più importante di tutto l'episodio è quando viene rivelato, anche qui in maniera rapida, il volto dietro alla maschera di Azrael. Sarà lì che Gordon rimarrà stupito, sarà lì che Pinguino completerà la sua trasformazione nell'uomo che è sempre stato e sarà lì che Tabitha guarderà tornare in vita suo fratello. Il sindaco di Gotham risorge dalle ceneri, anche se al momento non è ancora conscio al centro per cento di chi fosse realmente prima della sua rinascita. Ci aspettiamo che questo processo verrà risolto in un batti baleno, basti pensare al flash piuttosto riuscito che Azrael vive nel momento in cui si trova di fronte al poster raffigurante il volto di Galavan, sindaco di Gotham. Forse è proprio questo il punto più alto dell'episodio: la realtà che si scontra con la finzione ossia in poche parole una rappresentazione inconscia che vede Galavan tentare di scacciare Strange dalla memoria.

Lasciamo alla fine il personaggio più interessante e ben costruito ossia Nygma che, insieme all'aiuto dei suoi compagni ad Arkham, tenta di comprendere cosa si cela dietro al misterioso Hugo Strange. E sarà grazie a delle scene molto esilaranti che si scardinano durante il corso di tutto l'episodio che vedremo Nygma negli ultimi secondi dell'episodio perso e allo stesso tempo sorpreso nel mezzo di un inquietante corridoio, se non altro si tratta del covo nascosto di Strange. Da qui si snocciolerà il tutto verso il finale oramai sempre più alle porte.

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