Gotham 2x17 "Into The Woods": la recensione

Ecco la nostra recensione del diciassettesimo episodio della seconda stagione di Gotham, intitolato "Into the Woods"

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Spoiler Alert
"Dobbiamo perdonare i nostri nemici ma non prima di avergli impiccati." Queste le parole di Heinrich Heine che si addicono perfettamente a "Into the Woods", il titolo dell'episodio che consacra definitivamente la vendetta di Jim Gordon nei confronti di colui che lo ha ingannato e fatto finire in prigione con l'accusa di omicidio.

Questo episodio di Gotham scorre in maniera lineare e senza troppi intoppi. L'investigazione da parte di Jim e Bullock è stimolante da vedere, a tratti leggermente prevedibile, ma nonostante questo il ritmo complessivo dell'episodio e la narrazione portano l'attenzione tutta su Jim e su Nygma. Ovviamente il commissario Barnes gli dà la caccia a più non posso e Bullock lo aiuta coprendo le sue tracce... e non solo, bastì pensare alla scena esilarante in cui distrae in maniera licenziosa la donna degli Affari Interni. A quel punto trova il nastro ma la voce è criptata, solo una persona può aiutarlo a capire cosa si nasconde dietro tutto questo.

Nel frattempo si susseguono due storyline, quella di Pinguino da una parte e quella di Bruce Wayne e Selina dall'altra, che sempre più in armonia, continuano a convivere e a sopravvivere con uno stile di vita particolare e inedito, almeno per il giovane Wayne. Dall'altra parte appare decisamente più scontata la decisione di Grace nel voler tenere Pinguino come badante fino a condurlo al suicidio. Salva la situazione l'interpretazione di Robin Lord Taylor, il quale rende il tutto decisamente più digeribile. Fa la parte di un Cenerentolo circondato da personaggi falsi e odiosi, ma le sue espressioni e le movenze oramai consolidate da tempo arricchiscono notevolmente questa storyline, che già in questo episodio sembra volgere al termine. Infatti tutto trova una sua forma all'interno della trama e dello sviluppo del personaggio di Pinguino, che riscopre la sua vera essenza attraverso la vendetta nei confronti della famiglia di donna stereotipata.

Ritornando a Gordon è decisamente la scena del confronto con Nygma quella più interessante. Contornati da una splendida fotografia i due si stuzzicano a vicenda, e conoscono entrambi i punti deboli e i segreti dell'altro. Poi arriva il rumore di quell'orologio meccanico e tutto si snocciola come era giusto accadesse. Gordon dopo varie minacce e un colpo sulla gamba riesce a fuggire, e istintivamente si dirige verso casa di Selina, luogo nel quale troverà anche Bruce Wayne. Si progetta definitivamente un modo per incastrare Nygma, anche con l'aiuto di Selina, che lo confonderà in commissariato portandolo a pensare di riesumare il cadavere di Kristin Kringle. Ed è proprio lì all'interno dei boschi che vi è il confronto finale tra i due, l'umiliazione più grande per una mente psicolabile che credeva di avere tutto sotto controllo, e questo si percepisce in maniera inaspettata. Ma le parole di Nygma dette a Gordon hanno sicuramente avuto il loro impatto e risuoneranno chiare nella mente del detective che ha sicuramente più di uno scheletro nell'armadio. Come al solito in Gotham non bisogna aspettare più di tanto prima che una cosa trovi il modo di esplicarsi, gli autori della serie riguardo questo metodo sono stati sin dall'inizio molto coerenti, e in questo modo anche le pecche più grosse di sceneggiatura, e quindi le idee, trovano in fretta modo di avere un ricambio. Questo episodio ha chiarito tutti i punti positivi di Gotham, a partire dalla gestione dei personaggi, dalla scelta del cast molto azzeccata e dall'uso della scenografia. Anche l'atmosfera che circondava i due personaggi nel bosco durante la nevicata ha suggerito all'occhio dello spettatore una buona progettazione generale della scena.

Infine Gordon si riappacifica con Barnes e ci annuncia che il suo principale obiettivo al momento è quello di capire chi ha assunto Matches Malone, il sicario che ha ucciso i genitori di Bruce ma di certo non la mente dietro all'omicidio. Ha convinto di meno la scelta troppo frettolosa di Hugo Strange, che ha deciso dopo solo una seduta di rilasciare Barbara da Arkham per vedere i suoi movimenti e cambiamenti. Che come prima tappa del suo comeback definitivo in città ci fosse una visita a Gordon era abbastanza scontato. Bruce dopo la riappacificazione con Alfred, anch'essa forse troppo frettolosa, decide di abbandonare la sua vita al fianco di Selina per difenderla dalle intemperie che il viaggio alla scoperta del lavoro di suo padre potrebbe portare. Il dubbio più grande al momento rimane la figura di Hugo Strange e quindi dell'intero complesso di Arkham, l'idea che ogni nemico non possa mai essere sconfitto realmente, dà un senso di spaesamento non indifferente. Ora anche Nygma subirà la stessa sorte di riabilitazione di tanti altri?

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