Gotham 2x14 "This Ball of Mud and Meanness": la recensione
Ecco la nostra recensione del quattordicesimo episodio della seconda stagione di Gotham, intitolato "This Ball of Mud and Meanness"
In città Selina rimedia la pistola a Bruce e gli ricorda l'uso essenziale dell'arma da fuoco chiedendogli definitivamente se ha paura della scelta presa. Bruce sembra essere determinato e a dimostrarlo è la bugia che continua a raccontare al suo caro Alfred. Prima di coinvolgere in questo caso anche Gordon, Lee discute con quest'ultimo della scomparsa di Kristin Kringle. Gordon inizialmente è poco preoccupato fino a che non rivela con un solo sguardo a noi telespettatori che forse Nygma potrebbe avere qualcosa a che fare con la vicenda. Nygma è sempre più quel personaggio straordinario che noi tutti conosciamo e finalmente sta assumendo quella che sembrerebbe essere una personalità definita, ovviamente contorta e pericolosa e noi non vediamo l'ora di vederlo all'opera. Il fatto che sia uscito fuori di senno è una buona notizia per il tipo di sviluppo che questa seconda stagione sta maturando.
Da questo momento ogni passo di Bruce sembra essere calcolato e previsto, sia dalla donna che lo condurrà poi da Malone dopo una conversazione molto intrigante, sia da Malone stesso che attendeva impaziente il giorno del suo giudizio. Jeri ad un certo punto dell'episodio chiede a Bruce se nella sua vita aveva mai ucciso e lui le risponde: "no, ma nessuno aveva mai ucciso i miei genitori prima". Questo è il chiaro esempio di una sceneggiatura che funziona, è sorprendente l'evoluzione qualitativa di questa serie, le battute fredde e dirette colpiscono sensibilmente episodio dopo episodio, questo è innegabile. E tutto è contornato da questa città metà CGI metà teatro di posa, dove fumo e vicoli angusti sono il punto forte. Ci sono quelle scale di metallo ad ogni scena sullo sfondo che danno proprio l'idea di bassofondo e in ogni condominio il corridoio tipo è quel luogo silenzioso e tenebroso che incute terrore. La luce è spesso filtrata e in alcuni punti è evidente la mano dell'uomo che forza il tutto con colori saturi e ai limiti del surreale. Questo tipo di atmosfera rende le scene cariche di suspense e porta lo show ad un livello di coerenza invidiabile. Siamo all'interno di un fumetto e i dialoghi in stile botta e risposta ne sono la prova chiara.
In conclusione di questo episodio non si può fare altro che rimanere sorpresi. I due lati, quello oscuro e quello luminoso sono più definiti che mai. Nygma assume definitivamente l'identità che lo renderà celebre a Gotham e Bruce sarà colui che si impegnerà a proteggere una città che si capisce aver bisogno di aiuto. Bruce scappa e chiederà in ultimo ad Alfred di onorare i suoi desideri e di lasciarlo libero per diventare colui che il mondo conosce come l'uomo pipistrello.