Gotham 2x08, "Tonight's the Night": la recensione

Ecco la nostra recensione dell'ottavo episodio della seconda stagione di Gotham, intitolato Tonight's the Night

Condividi
Spoiler Alert
Quante cose succedono in Tonight's The Night, ottavo episodio della seconda stagione di Gotham? Per iniziare precisiamo che non stiamo parlando di un crossover tra "Se Scappi ti Sposo" e "Picnic ad Hanging Rock", ma semplicemente parliamo di una stagione che continua, pur con i suoi difetti, a sorprendere lo spettatore in maniera folle e diversa, soprattutto rispetto a quello che eravamo stati abituati a vedere l'anno scorso. Siamo in un episodio in bilico tra il sogno e la realtà, due dimensioni che si incrociano in maniera ineccepibile.

Già dai primi episodi ci siamo resi conto di quanto l'analisi e la caratterizzazione dei personaggi fosse più delineata, e per qualche assurdo motivo in uno stile lontano dalla tv, tipico del fumetto e quasi macchiettistico. C'è del surreale in Tonight's The Night, ma c'è anche tanta azione, divertimento e sgomento. Tutto questo grazie a uno dei personaggi più complessi e studiati di questa serie fino ad ora: Barbara Kean, ossia l'ex di Gordon, ancora follemente innamorata ma soprattutto ancora molto instabile. Instabilità capace però di mettere a repentaglio a fine episodio un rapporto saldo come quello tra Gordon e Lee.

C'è del surreale in Tonight's The Night, ma c'è anche tanta azione, divertimento e sgomento

Ma andiamo con ordine. Galavan, sempre molto intelligente nelle sue scelte, decide di regalare un vestito da sposa a Barbara, un indizio cruento per farle capire che è la notte giusta per uccidere l'amato detective. Tutto questo viene messo in atto semplicemente perché anche per Galavan è la notte giusta per convincere Bruce Wayne a lasciare in eredità l'azienda di famiglia. Ma per farlo deve a tutti costi distrarre Gordon utilizzando come sua marionetta Barbara. E alla fin fine sembra riuscirci e anche abbastanza bene, a parte qualche intoppo.

Barbara una volta presentatasi in commissariato viene portata nella sala degli interrogatori e convince facilmente Gordon a stare a un suo gioco in cambio però di alcune verità scottanti. Il commissario decide e convince gli altri a seguire la sua ex amata in giro per il centro solo per provare a ottenere qualcosa su Galavan, cioè informazioni e qualche prova pratica per poterlo definitivamente incastrare. Ma nel frattempo succedono cose strane: un incidente ai limiti della sopravvivenza che provoca solo qualche taglietto, discorsi sull'indignazione morale da parte di Barbara nei confronti di Gordon e sorprese di "compleanno" in centro città (il surreale che diverte e non fa arrabbiare lo spettatore). Un piano diabolico ideato da Barbara per rapire definitivamente Gordon e portarlo nella chiesa, la stessa in cui i due si sarebbero dovuti sposare, ma anche il luogo sacro dei suoi sogni/incubi, quelli visti a inizio episodio. Detto questo quale miglior scelta se non quella di ricostruire il proprio sogno e quindi il proprio matrimonio mancato nella realtà? Il tutto con l'aiuto di un prete legato all'altare e della presenza di alcuni testimoni sconosciuti trovati per strada.

Ma nella chiesa, luogo dello scontro finale, oltre ai vari invitati vi è, grazie all'aiuto di Tabitha (oramai una pecorella smarrita) anche la presenza di Lee, rapita dal commissariato. Un epilogo a tre, leggermente inverosimile, ma quasi utile ai due ai fini della sanità di coppia. Infatti Barbara cerca di portare in cattiva luce Gordon agli occhi di Lee raccontando alcune verità scomode sul suo conto, verità che però il detective aveva già avuto modo di dirle. Delusa da questo e innervosita, Barbara si rende conto che il suo piano non ha fatto altro che dare certezza ai due come coppia salda: una sorta di terapia  gratuita e involontaria.

Nel frattempo Bullock, intelligente e scaltro come al solito, comprende il piano di Barbara grazie alla registrazione dell'interrogatorio. Un punto in più al montaggio alternato abbastanza funzionale, pur essendo sul livello della narrazione molto scontato e tipico di serie di questo genere. In poche parole tutto il misfatto e lo scontro degenerato in sparatoria nella chiesa, alla fine, serve a Gordon per scoprire che l'ex sindaco di Gotham in realtà non è morto bensì rapito e rinchiuso in un magazzino. Finalmente un piano della polizia che va a buon fine. Dopo tutto questo svolgimento macchinoso arriva la task-force e arriva anche agli occhi di tutti noi un inseguimento con tanto di strascico fino al campanile, che vede Gordon e Barbara finalmente faccia a faccia, con lo sfondo di un lucernario che non fa altro che spoilerare il seguito: la caduta di Barbara e l'urlo disperato (e molto sbagliato) di Gordon. A quanto pare a parte qualche osso fratturato Barbara sopravvive: questo ci fa più che piacere.

Durante queste vicende ai limiti dell'inverosimile non scordiamoci che tutto questo fa parte del piano contorto di Galavan, il quale è oramai certo anche lui del momento giusto per proporre a Bruce di conoscere l'identità di chi ha ucciso i suoi genitori. Tutto questo però in cambio della Wayne Enterpraises e quindi del 51% delle azioni. Servirebbe al ragazzo una buona lezione sulla differenza tra estorsione e negoziazione. Ma non condanniamolo, dopotutto sappiamo bene che il caro Bruce diventerà un tipo niente male. A questo punto sembra scontato dire che prima si fa convincere e che poi avrà dei ripensamenti sul firmare quel foglio. Ancor più scontato ricordare l'appoggio e il consiglio del buon Alfred, sempre al fianco del giovane, come esempio prendiamo la frase emblematica che gli sussurra con amore paterno: "la Wayne Enterprises non è l'eredità di Martha e Thomas Wayne. Quell'eredità è proprio qui, di fronte a me". E proprio per alimentare ancora di più un episodio molto carico, mentre Bruce ci ripensa con in sottofondo l'applauso silenzioso di Alfred, Gordon e la sua squadra fanno irruzione. Quest'ultimo e Bullock infatti, dopo aver trovato il sindaco e quindi anche la prova scottante sulla colpevolezza di Galavan, hanno finalmente nelle loro mani quanto basta per poterlo arrestare. Tutto a discapito, però, di quel nome misterioso che tormenterà per sempre la buon'anima di Bruce.

In un'altra dimensione, per essere più precisi in un bosco, Nigma porta dentro un baule, come se fosse la cesta di Cappuccetto Rosso, la sua non più amata e defunta Kringle a fare un pic-nic. Succedono anche qui cose strane: un cacciatore si intromette e interrompe il calmo pomeriggio di Nigma facendolo innervosire, e non poco. In più un "lupo" molto furbo ruba di nascosto del cibo al futuro enigmista. Una gita che aveva come scopo solo quello di seppellire il corpo della Kryngle ha nel finale come risoluzione un viaggio alla ricerca di uno strano ladro. Un ladro che alla fine si scopre avere il volto insaguinato di un Pinguino disperato. Questo sì che è un bel colpo di scena.

Ecco una piccola curiosità sulla targa della macchina di Nigma, già rivelatrice del suo futuro: RIDL LVR (The Riddler a.k.a. L'enigmista)

tumblr_inline_nxkxixG6mb1tet1g8_540

Fonte immagini: Tumblr

Continua a leggere su BadTaste