Gotham 1x16 "The Blind Fortune Teller": la recensione

Sedicesimo episodio di Gotham; scopriamo la figura del Joker

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Spoiler Alert
Gotham, sarà chiaro dopo un po' di mesi, non rientra nelle mie corde e, arrivati a questo punto, probabilmente non ci entrerà mai. Francamente è un peccato, perché le aspettative per questo particolare progetto c'erano e pure grandi. Non soltanto per il nome di Batman, ma perché l'idea stessa di raccontare una storia di origini di fatto senza il suo protagonista principale, un'idea che tanti dubbi aveva suscitato alla vigilia del debutto, aveva un certo potenziale e credo ancora che ce l'abbia. Il problema allora non è la storia in sé, ma il modo in cui questa è stata sfruttata e venduta al pubblico. E The Blind Fortune Teller, che dopo il pilot era senza dubbio l'episodio più atteso finora, quello incaricato di introdurre la nemesi principale di questo universo, è emblematico nel riassumere tutti i difetti della serie Fox.

Quello che nei piani originali avrebbe dovuto essere l'ultimo episodio della stagione, il sedicesimo, è diventato allora il trampolino di presentazione del Joker, sicuramente il nemico più iconico dell'uomo pipistrello. Lo sapevamo da tempo, ne conoscevamo il volto, addirittura Heller ha presentato la puntata come la prima della "saga del Joker". E questo credo sia il primo e più importante difetto della serie, da sempre. Gotham non lavora all'interno dell'episodio quanto all'esterno e prima di questo, anticipando e costruendo hype su figure arcinote e inevitabilmente attese. È tutto raccontato in previsione del cameo eccezionale della puntata, sia esso Harvey Dent, lo Spaventapasseri o il Joker, ma nell'economia generale dello show queste sono le briciole lanciate per appagare una narrazione che non decolla mai.

Prendiamo questo episodio, che in realtà è un doppio episodio di origini. Da un lato il Joker (Cameron Monaghan, che fa la sua parte e non si allontana dalle performance più famose sul personaggio), che già conosciamo, e dall'altro i Grayson, genitori del futuro Robin – Gordon ci mette anche lo zampino nel riappacificare i due coniugi – e protagonisti indiretti di una vicenda che parte da un circo. L'indagine è debole, costruita su coincidenze e suggerimenti calati dall'alto, e porta ad una rivelazione che, proprio perché sappiamo chi ci troviamo di fronte, è chiara fin dal principio. Paradossalmente tutto ha molto più impatto sul misterioso triangolo tra Gordon, la Thompkins e Barbara che sulla presentazione del futuro villain di Batman. Il resto è Fish Mooney che conduce su binari esilaranti la sua bizzarra storyline, e Bruce in versione "dramatic Richie Rich" che pretende spiegazioni dal suo consiglio d'amministrazione.

Potrebbe andar peggio. Nonostante tutto l'hype creato, Gotham non è una serie pretenziosa, trova rifugio nelle performance anche azzeccate dei migliori del cast (Robin Lord Taylor su tutti) e, non fosse altro che per l'abitudine, ormai ha un suo equilibrio interno, per quanto a volte straniante. Il problema è l'approccio alla storia. Dovendo scegliere tra due alternative, ormai in dirittura d'arrivo possiamo dire che Gotham è soprattutto un procedurale. Uno che sacrifica archi narrativi e intreccio alle apparizioni estemporanee di personaggi famosi che corrono sulla passerella della storia per uscire e non rientrare più. Questo è uno spreco e, se non stessimo parlando di una semplice serie tv, si potrebbe anche definire come un modo un po' arrogante di raccontare un universo così amato.

P.S. Bruno Heller aveva dichiarato all'inizio della stagione – sembra passato un secolo – che avremmo visto una serie di false piste sul Joker (l'estratto: "cercheremo sicuramente di sorprendere le persone, e forse di ingannarle. È una di quelle cose che tutti aspetteranno, quindi non potremo semplicemente presentarlo con un grande sorriso e iniziare a raccontare la storia"). Ora, credo che la programmazione a lungo termine in questa serie sia così inesistente che una dichiarazione di questo tipo potrebbe essere finita tranquillamente nel dimenticatoio. Data comunque, solo per un momento, per buona, potrebbe voler dire che Jerome in effetti non è il Joker. E tra le due alternative non so quale sarebbe peggiore.

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