Gotham 1x14 "The Fearsome Dr. Crane": la recensione
La recensione del quattordicesimo episodio di Gotham, stavolta il riferimento è allo Spaventapasseri
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Prendiamo lo Spaventapasseri dell'episodio. Che in realtà non è proprio lui, ma suo padre, uno psicopatico che rapisce le persone per metterle di fronte alle loro peggiori fobie. Non c'è nulla di diverso rispetto al solito svolgimento di trama verticale. Come con Electrocutioner, tutto si completerà probabilmente la prossima settimana, con il figlio Jonathan pronto a tramare vendetta e, la scommessa è aperta, pronto a scomparire nel nulla negli episodi successivi. Intanto però il riferimento è stato lanciato, è stato sfruttato e un altro episodio è stato portato a casa. In tutto questo il nucleo della serie, qualunque esso sia, ne soffre e ne esce ridimensionato: come con Ivy, come con Harvey Dent, come con Barbara.
Niente da dire ad esempio sul confronto tra Oswald e Maroni in questa puntata. Questa strana parodia dei Soprano e del mondo gangster in generale, in cui il boss scopre il tradimento di uno dei suoi e lo porta in un luogo appartato dove inizia a giocare al gatto e al topo con lui. C'è uno scambio anche divertente sui segreti e il tutto si risolve in un modo così sconclusionato ed illogico che non può non far sorridere. Oswald è un po' il Benjamin Linus della situazione: non dice mai la verità, prende legnate da tutto e da tutti, ma è sempre lì in gioco. E, tracciando un bilancio complessivo della storyline di Nygma, si può dire che anche in questo caso la serie sta facendo un discreto lavoro: Cory Michael Smith riesce a gestire bene questo personaggio indubbiamente malato, ma con il quale è anche possibile stabilire una certa empatia.