Gotham 1x12 "What the Little Bird Told Him": la recensione
Ritorna dopo la breve pausa Gotham, ed è come se fosse la seconda parte di una nuova première
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Lo scontro tra i vertici della criminalità di Gotham è il nodo centrale della puntata, e in prospettiva è anche l'unico elemento veramente sviluppato finora dalla serie di Bruno Heller. Se tra i clan di Falcone e Maroni la quiete prima della tempesta viene lievemente smossa – ma finora senza conseguenze – dalla scoperta del doppiogioco condotto da Oswald, finalmente Fish attua la trappola contro il boss. Lo fa servendosi di Liza, come preventivato, ma non nel modo in cui si aspetterebbe. Perché, diciamocelo, dopo tutta questa preparazione è un piano un po' strano e contorto quello del personaggio interpretato da Jada Pinkett Smith: farsi firmare dei documenti per il controllo della famiglia e lasciar andare Falcone e la sua, presunta, protetta. Che poi magari Fish avrebbe anche ucciso Falcone dopo la firma, ma nulla impedisce al boss di presentarsi all'appuntamento armato fino ai denti e vincere con la forza delle armi. Cosa che in effetti avviene.
Come era facile aspettarsi, in realtà dietro lo scienziato si nasconde un nome più noto, quello di Lester Buchinsky-Electrocutioner, che, dopo aver fallito un primo attentato contro Maroni, non esiterà a introdursi nel dipartimento di polizia per cercare di raggiungere il suo scopo. Viene fermato proprio da Gordon, che con relativa semplicità atterra il suo compare, e poi lo neutralizza con un semplice bicchier d'acqua. La parentesi si chiude quindi così, con il reintegro di Gordon, i complimenti forzati del commissario Peter Scolari (Gillian B. Loeb), e un po' di delusione per chi sperava di veder allargare le maglie della criminalità oltre la mafia e vedere qualche supercattivo in giro per la città per qualche altro episodio.