Gotham 1x10 "LoveCraft" (midseason finale): la recensione
Si conclude la prima parte della stagione di Gotham: una serie in crescita che ancora non ha risolto tutti i suoi problemi
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L'episodio diretto da Guy Ferland si muove direttamente nella scia dei precedenti due, più familiare con l'ultima fase della stagione, quella inaugurata da Penguin's Umbrella, rispetto alla prima parte fatta di episodi "a blocchi". Ancora le ombre sull'omicidio dei Wayne dunque, che si allungano al tramonto di questa prima metà di stagione fino a toccare le motivazioni di praticamente tutti gli attori in scena. Il pericolo della testimonianza di Selina, che qui entrerà ancora di più in contatto con Bruce, innesca una reazione a catena: quindi un assalto alla magione dei Wayne, la fuga dei due ragazzi, il tentativo di Bullock e Alfred di riportarli a casa, e in tutto questo una minaccia nascosta che arriverà a danneggiare Gordon e non solo.
L'altro contrasto naturalmente è quello, riproposto a parti invertite, tra Selina e Bruce. Nello scorso episodio il "pesce fuor d'acqua" era Cat, ma negli anfratti di Gotham è lei a prendere per mano il giovane amico e a tirarlo fuori d'impaccio da una serie di momenti sgradevoli. Due personaggi praticamente invisibili fino a pochi episodi fa, il primo rinchiuso nella biblioteca della propria villa, la seconda irreperibile e inutile, che qui interagiscono, crescono, si migliorano a vicenda sia ai nostri occhi sia nel loro percorso personale. La scena di loro due in equilibrio sulla ringhiera di un pianerottolo è uno dei pochi momenti davvero capaci di essere ricordati di queste prime dieci puntate.
Con un abbraccio tanto atteso, un bacio rubato e un cancello che si chiude, finisce la prima fase di Gotham. Non è esattamente una chiusura con il botto quella di questo midseason che, trasferimento di Gordon a parte, non incide troppo sulla storia e non si/ci concede nemmeno un cliffhanger degno di questo nome. Paga forse una programmazione non troppo chiara della storia, con un ordine passato da 16 a 22 episodi. L'equilibrio tra le fazioni mafiose, con Oswald a recitare il ruolo di jolly impazzito, non viene intaccato più di tanto, e tutto si risolve nella calma apparente degli ultimi episodi. Per il resto l'esclusione della storyline di Barbara (la gestione di questo personaggio è forse l'elemento peggiore visto finora) e la reintroduzione di Ivy, che in quei pochi momenti in cui appare ruba la scena e ci lascia con la voglia di saperne di più, è un buon segnale che questo midseason lancia alla seconda parte di stagione.