Gotham 1x07 "Penguin's Umbrella": la recensione
Gotham ci regala il suo episodio migliore: personaggi più forti e una svolta inattesa
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Come da titolo, mattatore assoluto della vicenda sul palco e dietro le quinte è il Pinguino. Da goffo e randomico killer dei primi episodi, il personaggio interpretato – tra l'altro con deciso trasporto e carisma – da Robin Lord Taylor è cresciuto. Abbiamo assistito ad una sanguinaria, ma non così difficile scalata all'interno delle gerarchie criminali, fino ad occupare un posto di rilievo al fianco di Maroni e soprattutto nella faida criminale che sta per abbattersi sulla città. "There's a war coming, a terrible war. There will be chaos. Rivers of blood in the streets. I know it. I can see it coming". Queste parole, che abbiamo ascoltato fino allo sfinimento, assumono non solo una maggiore concretezza – la guerra è davvero prossima – ma anche un significato più profondo.
L'ammasso di corruzione e debolezza che permea la città intanto si manifesta indirettamente in una scena nella quale vediamo Victor Zsasz irrompere al commissariato di Gotham – ormai sembra una moda – e tenere sotto scatto tutti gli agenti (c'è un alto tasso d'improbabilità in tutto ciò che succede in quel momento e dopo). Dopo una rocambolesca fuga, Gordon entrerà in contatto con Allen e Montoya, che finalmente inizieranno a fare fronte comune con lui e Bullock. Tutto questo mentre Oswald si ritrova ad essere la pietra angolare di una pace a cui non crede nessuno tra Falcone, Maroni e il "jolly" Fish.