Gotham 1x05 "Viper": la recensione

Quinto episodio per Gotham: qualche miglioramento nel procedurale della Fox

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In Gotham sono le piccole cose a non funzionare. Insomma, non che quelle grandi siano eccezionali, ma sono questi dettagli poco curati a disturbare davvero, questo velo di superficialità che riveste ogni scena, ogni svolta, quasi che la storia, con i suoi personaggi noti, basti a reggersi da sé, e che l'unico obiettivo sia portare a casa il colpevole settimanale lanciando uno sguardo spento sui comprimari tanto per tenerli a galla. Al quinto episodio il procedurale continua e "Viper", che nonostante tutto è un episodio che si pone nella scia in crescita avviata da "Arkham", non convince.

Ad esempio, all'inizio di questa puntata vediamo Gordon e Bullock ad un chiosco. Ad un certo punto, scivolando furtiva da sopra una macchina (?), Selina sfila il portafogli ad un passante. Il tutto davanti ai due agenti, con Gordon che le urla contro senza correrle dietro. Ora, questo genere di momenti di solito non trova spazio nei commenti, proprio perché si tratta di sequenze inutili, riempitive. Eppure, proprio la loro inutilità, al contrario, dovrebbe indirizzarci nel giudicare ciò che stiamo osservando. Perché Gotham fin dal pilot ha lavorato costantemente su questi reminder allo spettatore, sicuri punti di appoggio di una mitologia che in futuro esisterà – lo sappiamo – ma che al momento attuale non ci dice nulla. In molti avranno rimosso, ma noi abbiamo visto la giovane Poison Ivy nel pilot, con tanto di character poster ad annunciarne la presenza. A cosa è servito?

Per il resto, come detto, in realtà Viper è un episodio in crescita, che vive soprattutto nella maggiore attenzione riservata al personaggio di Bruce Wayne. Per la prima volta dopo il prologo della serie, il giovane orfano abbandonerà le confortevoli mura della biblioteca della sua villa, in compagnia del fedele Alfred. Scoprirà che, dopo le mani sul progetto di recupero di Arkham, il lascito dei suoi genitori potrebbe essere stato sporcato anche in altri sensi. Questa rivelazione, che getta una sinistra e finalmente interessante luce sulla Wayne Enterprises, si collega al caso settimanale.

There's a new drug in town, e un uomo senza scrupoli sta provvedendo a diffondere la tossina per creare il caos e cercare vendetta. Le indagini dei nostri protagonisti non si svolgeranno sempre secondo logica cristallina, anche se niente raggiunge il foglio con le iniziali delle vittime della scorsa settimana, ma alla fine l'ordine verrà ristabilito. In tutto questo sarà possibile riconoscere qualche indizio sulle future origini di un famoso villain di Batman (è bello che la serie non senta il bisogno di rimarcarlo). Da aggiungere ai pregi dell'episodio l'assenza di Barbara.

In una puntata in cui è possibile individuare più di un elemento positivo, è il quadro generale a deludere, o comunque a confermare la delusione. Questa è la serie con cui avremo a che fare: un procedurale dove il momento di maggior sviluppo della trama coincide con una scena in cui Fish Mooney addestra una ragazza a sedurre Falcone.

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