Gnomicide - A Rust Kingdom tale, la recensione

Abbiamo recensito per voi Gnomicide - A Rust Kingdom tale, fumetto di Spugna edito da Hollow Press

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Gnomicide, anteprima 01

Dopo Rust Kingdom, Spugna torna a lavorare con Hollow Press per realizzare Gnomicide - A Rust Kingdom Tale, fumetto in bianco e nero al debutto a Treviso Comic Book Festival 2018, con protagonista una piccola comunità di gnomi all'interno dell'universo nato nella precedente opera.

Anche in questa caso, l'adrenalina deriva dall'azione frenetica e da personaggi che attraversano un mondo remoto e ostile dove la morte è una possibilità tutt'altro che remota. Spugna affida tutta la potenza narrativa al suo tratto punk ricco di dettagli, spogliando le immagini di qualsiasi parola superflua. Gli eroi al centro della vicenda comunicano tra loro nella loro lingua madre, ma quel che arriva al lettore sono unicamente le emozioni che scaturiscono dalle loro espressioni facciali: l'ira, la paura e la consapevolezza di una condizione asfissiante, estremamente difficile.

Quelli che vediamo su queste pagina sono gnomi violenti e attaccati alla vita con tutte le loro forze in un mondo sotterraneo dove la luce è scarsa e non arrivano i colori delle cose. Immerso nell'oscurità, il gruppo cerca di sopravvivere barcamenandosi tra mostri orribili. L'intera storia è immersa nel gore e nello splatter tipici del linguaggio grafico di Spugna.

Rispetto al suo predecessore, Gnomicide è ancora più immediato e conciso. Al di là del numero di pagine inferiore (quasi un terzo), con questo spin-off il fumettista fa tesoro di concetti già esplorati portandoli un po' più in là. Anche in questa storia sono assenti le motivazioni di contorno su ciò che sta accadendo, senza alcuna distinzione tra buoni e cattivi. C'è solo una violenza figlia dell'istinto primordiale degli esseri viventi: la sopravvivenza a ogni costo, un'azione talmente assoluta da far sparire ogni altra forma di pensiero.

Se durante la lettura di Rust Kingdom ci si è sentiti persi in un mondo immenso, con Gnomicide si percepisce la sensazione opposta: l'assenza di ossigeno in un luogo carico di morte e putrefazione. Nonostante il titolo, questo è un volume godibile autonomamente. Una lettura rapida e frenetica come una morte violenta.

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