Gli Anelli del Potere 1x04, "La grande onda": la recensione

La nostra recensione dell'episodio 4 de Il Signore degli Anelli: gli Anelli del Potere, disponibile su Prime Video

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Spoiler Alert

La recensione dell'episodio 1x04 de Il Signore degli Anelli: gli Anelli del Potere, disponibile su Prime Video

Con il quarto episodio, "La grande onda", Gli Anelli del Potere arriva al giro di boa di questa prima stagione. Metà del percorso dovrebbe essere un tratto sufficiente per iniziare a tirare le somme o quanto meno a cogliere i temi portanti e l’essenza della narrazione. Se da un lato alcune certezze escono confermate da questo episodio, dall’altro c’è ancora diversa strada da fare e si inizia ad avvertire la necessità di vedere qualche nodo giungere al pettine.

Narrazioni parallele

Procediamo con ordine: oltre alla tipica tattica della serialità televisiva di rimandare, prolungare il mistero e creare cliffhanger, di cui si è già parlato in occasione degli episodi precedenti, Gli Anelli del Potere fa anche abbondante uso di un altro espediente narrativo, vale a dire quello delle narrazioni che procedono in parallelo. In questi primi quattro episodi abbiamo visto esplorare quattro o cinque linee narrative diverse, apparentemente scollegate tra loro. Senza dubbio nel quadro globale delle cose così non è, e presto o tardi gli eventi e i personaggi inizieranno a incrociarsi e a connettersi. Ma almeno per ora, è come seguire quattro o cinque mini-serie separate, ed è un ulteriore richiesta di fiducia che si fa allo spettatore.

Civiltà al crepuscolo

Detto questo, in attesa di una maggiore unità di narrazione, The Great Wave si avvale di un’unità tematica che dà una buona sensazione di compattezza all’episodio. Un primo tema portante che attraversa tutta la puntata è quello della caduta delle civiltà: la visione dell’onda che sommerge Numenor è inquietante e imponente: se questo è ciò che vediamo in un semplice sogno, lo scenario del futuro evento ‘reale’ promette di tenerci incollati davanti allo schermo. Di minore impatto ma più insidioso è il barlume di rovina che si fa strada anche nel prosperoso regno di Moria, dove la scoperta del nuovo giacimento di mithril, anche se per ora messa da parte, preannuncia il disastro che le eccessive operazioni di scavo scateneranno. E se le parole del vecchio lealista di Morgoth nelle terre del sud vanno interpretate come si crede e fanno pendere la bilancia verso l’identità di Sauron per lo straniero, anche la vicenda dei Pelopiede (messa in pausa per questo episodio) prende una piega sinistra. Anche un nome buttato là quasi per caso nel filone delle terre del sud, l’Orodruin, il futuro Monte Fato, preannuncia in maniera ineluttabile quale sarà il destino di quelle terre nonostante i migliori sforzi di tutti.

Padri, figli e figlie

Un altro tema portante che accomuna i due filoni narrativi principali è il conflitto generazionale, specialmente nelle dinastie reali di Numenor e di Moria. In entrambi i casi le ‘crisi’ si ricompongono in modo virtuoso e va riconosciuto alle scene di Moria di regalarci finalmente uno spaccato di vita e cultura nanica che eleva finalmente la razza dal persistente ruolo di linea comica per offrirci una sua dimensione di nobiltà e di onore ‘long overdue’.

Vecchie conoscenze

La puntata abbonda anche di riferimenti ai temi tolkieniani più noti e celebri, dai già succitati mithril e Orodruin fino al Palantir: tornano in scena le pietre veggenti, con la pericolosità da sempre associata al loro uso. Ha infine un volto e una pseudo-identità il misterioso Adar, sulla cui venuta ci eravamo lasciati la volta scorsa: un elfo sfigurato e cinico, apparentemente votato al servizio di Sauron. Look intrigante e interpretazione carismatica da parte di Joseph “Benjen Stark” Mawle, ma lo lasciamo troppo presto e senza avere appreso praticamente niente della sua figura; considerato il crescendo con cui era stata costruita la sua venuta, ci meritavamo forse qualcosa di più mordente.
In conclusione: gli eventi e i personaggi che si muovono sulla scacchiera continuano il loro percorso e beneficiano di una caratterizzazione azzeccata e di una trama ben ponderata. I tempi ponderati con cui le varie trame procedono e l’apparente estraneità delle une alle altre inizia a chiedere un investimento impegnativo di fiducia allo spettatore ed è auspicabile che, superata la metà della stagione, gli scenari cessino di espandersi e inizino a contrarsi, o quanto meno a incontrarsi.

L’annunciato sbarco di Numenor nella Terra di Mezzo per intervenire contro la riorganizzazione delle forze dell’oscurità promette di essere una prima catarsi e ci lascia ben sperare in tal senso.

Chi non ha problemi ad aspettare e a centellinare gli sviluppi della trama (qualità che i lettori tolkieniani dovrebbero avere ben presenti!) può godersi il proseguimento del viaggio gustandosi dettagli e sviluppi nella loro interezza.

Trovate tutti i dettagli su Il Signore degli Anelli: gli Anelli del Potere nella nostra scheda.

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