Glee 3x04, "Pot o' Gold": il commento

Un episodio più ricco di conflitti di quanto ci si aspetterebbe, il tutto all'insegna di una varietà che evidenzia la volontà dello show di reinventarsi...

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Mentre Sue è sempre determinata a tagliare i fondi ai programmi artistici di tutte le scuole pubbliche degli Stati Uniti, Mercedes inizia ad assoldare nuovi membri per il suo nuovo glee club, le Troubletones. Quinn continua a voler incastrare Shelby per riottenere sua figlia inizialmente con l'aiuto di Puck, che però poi si pente e comincia a innamorarsi. And that's what you missed on Glee.

C'è molto da dire su questa quarta puntata di Glee, ed è per questo che è necessario liquidare in sintesi tutta la trama dell'episodio nelle prime righe del commento.

RORY LEPRICANO. L'episodio vede per la prima volta la partecipazione di Damian McGinty, vincitore del talent show The Glee Project a cui è stato aggiudicato un arco di circa 8 episodi quest'anno. Rory Flanagan è uno studente di intercambio irlandese con una entusiastica opinione degli Stati Uniti, di cui però comincia a conoscere il lato più brutale: la spietata realtà liceale. Il poveretto è malmenato e maltrattato nel corso di tutto l'episodio, ma trova una speranza nell'ingenua Brittany (di cui è ospite), che lo crede un lepricano. McGinty prevedibilmente finisce per aggiungersi al glee club, ma la sensazione è che sia una buona new entry, con una buona energia e una bella voce.

THE TROUBLETONES. Mercedes riesce a reclutare Santana e Brittany e, insieme a Sugar Motta e capitanata da Shelby, forma un nuovo glee club concorrente a quello di Mr. Schuester. Cosa ne pensiamo? Le amiamo. Irresistibile girl power nella performance di "Candyman", sarà interessante vedere come evolveranno le cose per i due gruppi concorrenti: finiranno entrambi a comptere nelle sfide regionali e nazionali o alla fine si fonderanno? E Sugar imparerà mai a cantare? Probabilmente la seconda di queste domande è la più utopica, ma viene da chiedersi che cosa ci faccia Sugar dentro a un telefilm musical. La sensazione è che prima o poi scopriremo il suo ruolo (sperando che davvero ne abbia uno).

QUINN + PUCK + SHELBY. Quinn prosegue nel suo piano malefico per riuscire a ottenere l'affidamento della figlia. Non convincono i suoi motivi, un po' patetici, per averla indietro (in una scena che forse dovrebbe fare presa sulla nostra empatia, Quinn descrive la figlia come "l'unica cosa che nemmeno lei può incasinare" – fatto opinabile tra l'altro – e come "il suo progetto", visto che tutti gli altri hanno una qualche ambizione nella vita), che confermano Quinn uno dei personaggi più deboli di questa stagione. Nonostante questo, il triangolo Quinn/Puck/Shelby apporta una bella dose di trama e di drama, il che non può che fare piacere, specie quando la puntata si conclude con un bacio a sorpresa tra Puck e Shelby. Ognuno scelga con chi schierarsi: la mia opinione in proposito penso sia sufficientemente chiara.

SUE SYLVESTER vs BURT HUMMEL. Grazie al padre di Kurt il glee club trova i fondi che gli erano stati sottratti da un colpo basso sferrato dalla campagna politica di Sue. Questa mossa meschina da parte della coach risveglia un fervore in Burt Hummel che lo porta a candidarsi alle elezioni sotto la bandiera delle arti come investimento nel futuro dei propri figli. Se dovesse vincere, la famiglia si trasferirebbe a Washington, ma per ora il problema non viene affrontato e ci si concentra sulla spietata competizione tra i due. Una bella mossa per vedere di più che cosa succede al di fuori del glee club, con qualche variazione sul tema.

Per concludere, una nota finale su due aspetti minori: la performance di Last Friday Night di Blaine è assolutamente non necessaria ai fini narrativi, ma la scena è talmente adorabile che ringraziamo che alla fine sia finita sul piccolo schermo. L'antagonismo/gelosia tra Blaine e Finn è qualcosa di interessante da vedere, specie dato il fatto che non sembra risolversi in battibecchi e in gente che si tira i capelli: uno prevarrà sull'altro o si troverà un terreno comune? La coppia Brittany/Santana evolve ma non si lascia intendere: pare più che altro che Santana si stia illudendo di poter concludere qualcosa, quando Brittany è forse troppo ingenua e innocente per capire esattamente cosa stia succedendo. E infine, basta vedere la faccia di Kurt quando Rory canta in falsetto per capire che le cose per i due prima o poi si metteranno male.

In generale, "Pot o' Gold" è un episodio più ricco di conflitti di quanto ci si aspetterebbe, il tutto all'insegna di una varietà che evidenzia la volontà dello show di reinventarsi. E' l'ultimo anno per parecchi dei suoi personaggi principali, ed è ora di dare una svolta in tutti i sensi: perché sopravviva senza alcune delle personalità più forti e interessanti e perché si differenzi dalla solita routine e dai soliti schemi, Glee sta cercando di trovare novità nella sua identità. E per ora le premesse sono buone.

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