Glee 3x02, "I am Unicorn": il commento
Pur non deludendo, la puntata procede senza entusiasmare: lo show prosegue su una buona strada, nonostante alcuni spunti risultino più interessanti di altri.
In attesa del ritorno di Glee a novembre, iniziamo a pubblicare i nostri commenti agli episodi già andati in onda.
La puntata prosegue quella che è stata la chiara intenzione fissata da "The Purple Piano Project": meno canzoni e più storia. Già dai primi minuti ci vengono presentate parecchie novità: mentre quest'anno Will Schuester si focalizzerà sulla preparazione dei ragazzi alle competizioni nazionali (istituendo anche un "corso di danza" extracurriculare obbligatorio), Emma, la coach Beiste e Arty costituiranno il team incaricato alla produzione del musical Westside Story. Segnando il suo ritorno allo show, alla McKinley arriva Shelby (Idina Menzel), madre biologica di Rachel e genitore adottivo del figlio di Quinn e Puck: se le difficoltà del suo arrivo così posto non dovessero bastare, si aggiunge il fatto che il suo ruolo nella scuola sarà quello di direttrice di un secondo glee club interamente finanziato dai genitori di Sugar, la ricca ragazzina priva di talento da poco arrivata al liceo. Infine, Kurt ha ogni intenzione di vincere le elezioni a rappresentante d'istituto e migliorare le sue possibilità di essere ammesso all'università dei suoi sogni insieme a Rachel ottenendo i ruoli più importanti in Westside Story.
Puck, approfittando del ritorno di Shelby, cerca di far tornare in sé Quinn, che nel corso dell'estate ha accumulato un risentimento smisurato nei confronti del glee club e del mondo in generale. Si sente una vittima della società e allo stesso tempo è la prima a non essere in grado di farsi carico delle proprie responsabilità, comportandosi da ingrata. Shelby ha ogni intenzione di far partecipare Puck e Quinn alla vita di sua figlia, ma dopo un'apparente conversione e il ritorno al glee club, la ragazza subito rivela la sua intenzione di convincere tutti quanti di essere tornata quella che era al solo scopo di riprendersi il bambino che Shelby ha adottato.
"I am Unicorn" è un episodio che per molti aspetti torna alle origini della natura di Glee, e cerca di riproporre i temi che da sempre hanno costituito l'orgoglioso grido dello show: imparare ad essere sé stessi e ad accettarsi è l'unico modo per essere accettati dagli altri. Non c'è niente nell'episodio che non sia prevedibile già guardando le premesse nei primi dieci minuti, ma la puntata riesce a intrattenere e a mantenere l'interesse che era stato stimolato dalla premiere di stagione.
Lo stile di questa stagione di Glee, più narrativo e meno pretestuoso, sicuramente fa funzionare meglio lo show, pur non privandolo totalmente di alcuni difetti: manca la freschezza e l'originalità che lo rendevano unico durante la sua stagione di debutto, e i personaggi spesso non evolvono o la loro evoluzione è poco credibile, come è il caso di Quinn in questo momento. Il nuovo personaggio Sugar continua a occupare un ruolo marginale e macchiettistico (in maniera poco brillante), e se la puntata si conclude lasciando delle aspettative sulla successiva è solo grazie alla competizione non intenzionale tra Kurt e Blaine. Il trasferimento di Blaine rimane per ora la più grande boccata d'aria fresca di questa stagione.
Pur non deludendo, la seconda puntata della terza stagione di Glee procede senza entusiasmare: lo show prosegue su una buona strada, nonostante alcuni spunti risultino definitivamente più interessanti di altri.
Il prossimo episodio di Glee andrà in onda l’1 novembre negli Stati Uniti.