Glee 3x01, "The Purple Piano Project": il commento

Sebbene alcuni spunti convincano più di altri, Glee torna con una trama solida e delle scelte musicali vincenti...

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In attesa del ritorno di Glee a novembre, iniziamo a pubblicare i nostri commenti agli episodi già andati in onda.

E' arrivato settembre e torna a suonare la campanella della McKinley High.

Glee torna – dopo un'estate non facile per il suo creatore Ryan Murphy, tra voci di spin-off e scandalose rivelazioni sull'addio di parecchi membri del cast – e si riconferma uno degli show più discussi e seguiti degli Stati Uniti.

"The Purple Piano Project" parte in quarta nei primissimi minuti e getta tutte le premesse della terza stagione della serie. Nella prima sequenza della puntata viene chiarito chi sono i senior, ovvero i personaggi che si diplomeranno quest'anno, terminando di conseguenza la loro carriera alla McKinley e potenzialmente la loro partecipazione nello show: si tratta di Mike, Finn, Rachel, Kurt, Quinn, Santana e Brittany. Nel caso in cui tutti questi personaggi si diplomassero (cosa da non dare per scontata), del gruppo originale rimarrebbero solo Mercedes, Artie e Tina (non è chiaro il destino di Puck). Probabilmente è troppo presto per fare pronostici, ma non sembra impossibile che uno dei senior venga bocciato o rimanga al liceo per mezzo di qualche bizzarro escamotage. L'inaspettata mossa di non rinnovare il contratto di Chord Overstreet (inaspettata perché il ragazzo portava con sé una grande parte di share di pubblico femminile negli ascolti) è stata giustificata con trasferimento del suo personaggio Sam lontano dall'Ohio. Nessuno sembra piangerne la mancanza.

Nel frattempo, per quanto riguarda i professori, poche cose sono cambiate: Will Schuester e Emma Pillsbury vivono insieme e affrontano il disturbo ossessivo-compulsivo di Emma nella loro vita quotidiana, mentre Sue Sylvester è sempre più che determinata a distruggere il Glee club (questa volta partendo dalle fondamenta, candidandosi alle elezioni politiche locali).

Il primo filone narrativo, che chiaramente occuperà gran parte di questa terza stagione, è in mano a Rachel e Kurt: entrambi al loro ultimo anno di liceo e motivati da una ambizione smisurata, i due sono sicuri di avere le carte in regola per candidarsi alle più prestigiose scuole di arti liberali degli Stati Uniti. Peccato che non si siano resi conto della spietata competizione che mettono in gioco i processi di ammissione a queste università, e quando i due fanno i conti con l'amara realtà assistendo a una spettacolare performance di altri studenti di talento come loro, non è facile digerire il boccone e non cedere allo sconforto. E' chiaro che il processo di ammissione e selezione dei due nella scuola dei loro sogni sarà uno dei temi che probabilmente ci accompagnerà fino alla fine della stagione, e per questo primo episodio sembra promettere bene.

Su un altro fronte, Quinn ha deciso di darsi alla vita ribelle (sebbene la cosa emerga solo da una discutibile tinta di capelli e da un atteggiamento da cowgirl strafottente), lasciarsi alle spalle il Glee club e abbandonarsi a una condotta da bullista insieme al suo gruppo di colleghe teppiste genialmente autonominatesi "The Skanks". E' in questa parte della puntata che emerge lo spunto forse più debole della premiere, con una Quinn che non convince e non commuove.

Nel frattempo Santana gioca sporco schierandosi con Sue all'insaputa del Glee club: cosa già vista fin troppe volte in precedenza e che lascia in qualche modo perplessi (visto il sincero entusiasmo di Santana durante le canzoni di gruppo, che però si conclude con goffi e improbabili sabotaggi, che alla fine non sono nemmeno veri e propri sabotaggi, perché ora che si compiono le performance sono andate a gonfie vele).

Blaine sorprende il fidanzato Kurt trasferendosi alla McKinley, il che ci permetterà di vedere più di frequente e con meno scuse un personaggio che tutte le ragazzine americane adorano: e sebbene da questo punto di vista la mossa sembra semplicemente un crowd-pleaser (un "contentino"), di fatto probabilmente offrirà dei buoni spunti per tracciare qualche novità dal punto di vista della trama.

Non per ultima fa la sua apparizione Vanessa Lengies, prima nuova aggiunta della stagione nei panni di Sugar Motta, una fastidiosa studentessa priva di alcun tipo di talento ma dal padre estrememente facoltoso. Il prossimo nuovo personaggio a essere introdotto nel telefilm sarà Damian McGinty, giovane irlandese vincitore del talent show The Glee Project: l'idea di produrre un intero talent show e creare dei personaggi ad hoc per vederli solo tra i 3 e i 7 episodi non può fare altro che puzzare di sete di denaro e attenzione, però è ancora troppo presto per stroncare questi aspiranti talenti sul nascere.

Nel complesso la terza stagione di Glee debutta con un episodio dalla trama solida che cambia totalmente la sua struttura narrativa per come siamo stati abituati fino ad ora: meno canzoni e più storia, più sviluppo dei personaggi e meno pretesti per invitare grandi guest star al solo scopo di attirare l'attenzione mediatica e del pubblico. Le scelte musicali (in particolare "We Got The Beat" e "You Can't Stop The Beat") sono vincenti e ritrovano la funzione narrativa da lungo perduta nel corso della seconda stagione. Pur mantenendo il gusto per le situazioni leggere e surreali – da sempre lo spirito dello show –, la premiere della terza stagione di Glee riesce a reggersi in piedi più che dignitosamente, lasciando ben sperare per il resto di quest'anno, che si preannuncia non facile.

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