Girls 3x03 "She Said OK": la recensione

Terzo episodio di stagione piatto e quasi privo di avvenimenti per Girls

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È il compleanno di Hannah, tutti fuori a festeggiare i suoi 25 anni. Tutti o quasi, perché il rapporto della ragazza con Adam viene turbato – ma solo nell'ultima scena dell'episodio scopriremo davvero quanto – dall'arrivo della sorella Caroline (Gaby Hoffman). Dopo la parentesi on the road della doppia premiere, Girls ritorna agli affanni della città, senza scindersi in varie storyline parallele come al solito, ma concentrando intorno alla festa per i 25 anni di Hannah una serie di piccoli momenti dedicati ai protagonisti.

Fondamentalmente non accade nulla in questi 30 minuti. Marnie è evidentemente seccata a causa di un video musicale diffuso su YouTube che la vede protagonista (una specie di cover parodia di What I Am di Edie Brickell), cerca di risolvere la questione, ma non ci riesce, si rifugia nel poco esaltante ricordo di una festa alla quale lei e Hannah avevano cantato una canzone di Rent, e vuole ripetere l'esperienza. Per una volta è Hannah quella delle due che appare più matura, più consapevole del momento, e si rifiuta di accompagnarla. Dovrà farlo, in un clima di imbarazzo e tristezza generale, ma poi la performance canora si interromperà per un motivo esterno.

Intanto Shoshanna e Jessa pronunciano circa dieci parole in tutto l'episodio. Nel primo caso il personaggio viene in parte riscattato da Ray: forse prova ancora qualcosa per la ragazza, forse no, ma la sua rissa con il datore di lavoro di Hannah è uno dei pochi sussulti di un episodio complessivamente piatto.

C'è poi la figura complessata e disturbata della sorella di Adam, Caroline, che piomba a casa dei due ragazzi rovinando un idillio (meglio definirlo equilibrio) forzato, forse non destinato a durare, ma trovato a fatica. In ogni caso il debutto del personaggio interpretato da Gaby Hoffman è ben scritto, non cede alla facile rappresentazione del dramma umano (che poi sarebbe del tutto incompatibile con lo stile narrativo della Dunham), addirittura costruisce una scena potenzialmente disturbante e che coinvolge anche un nudo integrale con "normalità" e senza eccessi.

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