Giant Days voll. 4 - 5, la recensione
Le tre simpatiche protagoniste di Giant Days si preparano alla fine del primo anno universitario...
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Sta per giungere al termine il primo anno di università, ma le giornate delle tre protagoniste di Giant Days non sembrano minimamente intaccate dallo studio. Le ragazze devono superare drammi personali e incontri surreali, a partire dal convincere Esther a tornare a frequentare l'ateneo, dopo la sua drastica decisione di abbandonare gli studi. Susan fatica ancora a stabilire un rapporto sereno con il suo ex, mentre Daisy si offre volontaria per fare da guida alle future matricole.
Le situazioni sono all'apparenza più ordinarie, tra lavoretti part-time, l'affitto da pagare, appuntamenti su Tinder e la ricerca di una casa dove vivere l'anno successivo... ma le vicende sono raccontate in modo da scatenare l'ilarità nel lettore, rendendo il tutto credibile nonostante i momenti sopra le righe e le scene assurde, tra cortometraggi indipendenti, reati studenteschi e festival musicali.
Il formato episodico di Giant Days si rivela sempre più efficace, sul modello dei migliori serial TV, con un perfetto equilibrio tra continuity orizzontale e verticale. In virtù di questo, non ci stupiremmo di vedere un giorno le disavventure di Esther, Susan e Daisy adattate per il piccolo schermo... anzi, ci sorprende che non sia già stato fatto.