Getter Robot Hien: The Earth Suicide vol. 1, la recensione

J-POP sta pubblicando l'intera saga di Getter Robot del maestro Ken Ishikawa: il mese scorso è stata la volta dell'inedito Getter Robot Hien...

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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All'interno della Go Nagai Collection, J-POP sta pubblicando l'intera saga di Getter Robot ideata dal maestro Ken Ishikawa con il supporto di Go Nagai. Il mese scorso la prestigiosa collana si è arricchita dell'ultimo capitolo, del tutto inedito in Italia, Getter Robot Hien: The Earth Suicide.

Nell'ambito della continuity che la casa editrice milanese sta seguendo nella pubblicazione dei volumi, la storia si pone dopo Getter Robot Go (rilancio della serie del 1991 che ha fatto seguito agli indimenticabili Getter Robot del 1973 e Getter Robot G del 1975). Da un punto di vista cronologico tuttavia è il lavoro più recente dopo Shin Getter Robot del 1997 e Getter Robot Arc del 2002, incompiuto), realizzato su un'idea iniziale ancora di Ishikawa. Partendo da essa Naoto Tsushima nel 2007, un anno dopo la prematura scomparsa del geniale mangaka, ha scritto e disegnato un webcomic poi raccolto in tre tankobon da Gentosha.

La trama vede un maturo Hayato Jin, ex pilota del modulo Jaguar, a capo dell'istituto Saotome e responsabile del progetto che ha visto la nascita di un nuovo super robot scomponibile e adattabile, seguendo il collaudato modello delle combinazioni delle tre navicelle, al combattimento aereo, terrestre, acquatico. Il nemico in questo caso è rappresentato dal diabolico e folle Professor Dyakov, dal figlio Manius e dalle sue enormi e mostruose piante androidi. Il loro scopo non è la scontata conquista del mondo, ma la sua purificazione dal germe rappresentato dall'umanità, a favore di una nuova razza creata sfruttando le potenzialità delle cellule vegetali.

Nel giovane trio di piloti spiccano il ribelle e indisciplinato Ryuga Tsurugi alla guida del Getter Hien 1 e il freddo e distaccato Dan Amakusa a quella del Getter Hien 2. Entrambi hanno un conto aperto con Dyakov, legato alla morte dei propri cari. Se l'intreccio della vicenda non risalta per originalità, spicca invece la potenza espressiva dei soggetti. La plasticità e l'esuberanza dei mecha è orientato al design sofisticato e gotico di Shin Getter, forse ancor più estremo. I personaggi umani sono ben definiti e costituiscono il miglior assortimento caratteriale ed estetico dai tempi degli indimenticabili Ryo, Hayato e Musashi.

Le qualità di Tsushima, con una solida gavetta alle spalle soprattutto su titoli dedicati a Transformers e Gundam, è tangibile anche nella capacità di imprimere ritmo e azione alla scena con tavole e riprese elaborate e ficcanti. Getter Robot Hien è un manga imperdibile per tutti gli estimatori e gli appassionati del genere, creazione ultima dell'insuperabile Ishikawa.

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