Generations: Le Fenici – Jean Grey/Fenice, la recensione
Abbiamo recensito per voi Generations: Le Fenici - Jean Grey/Fenice, di Cullen Bunn e R.B. Silva
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Se aveste la possibilità di tornare indietro nel tempo e di incontrare una versione più giovane di voi, la mettereste in guardia sui rischi a cui sta andando incontro oppure permettereste che gli eventi si susseguano in maniera naturale? E se quegli stessi fatti implicassero la perdita di centinaia di vite, cambiereste la vostra decisione o restereste fermi nella convinzione di non interferire?
Dire alla Jean adulta che ben presto verrà corrotta dalla Forza Fenice, con conseguenze devastanti, oppure tacere? Questo è il dilemma della ragazza. Le profonde riflessioni legate a questo incontro sono custodite nel secondo appuntamento di Generations intitolato Le Fenici – Jean Grey/Fenice, albo firmato da Cullen Bunn (testi) e R.B. Silva (disegni).
Rispetto agli altri personaggi coinvolti, la situazione di Jean Grey è però decisamente particolare: nel suo caso, infatti, non si tratta di raccogliere il lascito di qualcuno, bensì di confrontarsi con una sua controparte futura, almeno apparentemente; riuscendo nell’intento di catturare le importanti implicazioni che la scelta di anticiparle cosa accadrà in futuro potrebbe avere sul personaggio, Bunn realizza una storia dalla doppia natura: la parte preminente dell’albo è più intimista, dominata dal flusso di pensiero della giovane mutante che tradisce tutta la sua fragilità e il suo turbamento; la seconda, invece, assume i connotati della space opera, resa elettrizzante da alcuni colpi di scena davvero ben orchestrati.
Le Fenici – Jean Grey/Fenice si collega a determinate fasi della grande saga degli X-Men - in particolare a quella in cui la Fenice crede che i suoi compagni di squadra siano morti, prima che il suo lato oscuro emerga, a causa delle manipolazioni di Mastermind, generando la Fenice Nera - ma anche alle storie con protagonista l'ex Marvel Girl attualmente presentate sulle pagine di X-Men Blu. Nasce così un avventura fortemente legata alla continuity ma allo stesso tempo autosufficiente e molto toccante, nella quale un’adolescente si fa carico di una situazione estremamente delicata e dagli sviluppi incerti.
Grazie a un attento lavoro di scrittura, il risultato finale è molto piacevole, una lettura coinvolgente che tratta situazioni ricorrenti nel Fumetto supereroistico, ma che nel farlo riesce a evitare ogni tipo di cliché argomentando in maniera forte e precisa ogni scelta. Inoltre, l'aura di mistero creata attorno all'evento alla base di Generations conferisce la dose di curiosità necessaria a spingere il lettore a voler scoprire come e perché questi incontri stiano avvenendo.
A impreziosire questa nuova uscita concorre la sinuosità del tratto di R.B. Silva, abile nel rappresentare l’incontro tra le due Jean con tavole assolutamente vibranti. La sua bravura risiede nel riuscire a mantenere un’intensa espressività dei personaggi e una cura del dettaglio per tutta la durata della storia, regalandoci ottimi primi piani così come splash page di grande impatto.
Giunti al secondo appuntamento, non possiamo che applaudire questa bella iniziativa, che rispetto a Secret Empire risulta più incisiva e toccante, anche grazie a una maggior qualità della componente artistica.