Gen V 1×07, “Malati”: la recensione

Gen V è ormai una garanzia di qualità e di divertimento. Questo settimo episodio continua sull'ottima scia tracciata dalle precedenti puntate

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Spoiler Alert

La recensione dell'episodio 1x07 di Gen V, intitolato Malati, disponibile su Prime Video

Ormai abbiamo finito i complimenti per Gen V. La nuova serie ambientata nel malato mondo di The Boys si è rivelata una vera sorpresa, dimostrandoci come sia ancora possibile raccontare storie emozionanti con protagonisti dei supereroi. In un mercato cinematografico e televisivo che si ostina a ripetere stilemi tipici delle produzioni di vent’anni fa, il team composto da Craig Rosenberg, Evan Goldberg ed Eric Kripke decidono di andare nella direzione opposta. Il risultato? Un successo di pubblico e di critica, che ha permesso alle avventure di Marie Moreau di venire apprezzate da tutti coloro che hanno deciso di dar loro una possibilità.

Manca ormai sempre meno al finale di stagione, previsto per la prossima settimana. Le pedine sono tutte disposte sulla scacchiera e i giocatori svelano gradualmente le proprie mosse. Ve lo diciamo subito: questo settimo episodio ci ha conquistati sin dal primo minuto e, ancora una volta, finiremo questo articolo consigliandovi di recuperare la serie su Amazon Prime Video. Il motivo per cui lo facciamo, però, ve lo lasciamo scoprire nella nostra recensione di questa settimana puntata, dal titolo “Malati”.

CONSEGUENZE

La trama dell’episodio di questa settimana vede innanzitutto il ritorno di un personaggio noto ai fan di The Boys: Victoria Neuman. La celebre politica decide di andare alla Godolkin University per fare un’intervista, a scopo di promuovere la propria elezione. Il risultato, però, è quello di attirare su di sé l’astio di molto ragazzi dell’accademia, decisi a difendere il proprio diritto di essere supereroi. La tensione in città è ormai scottante e movimenti noti come “Super Lives Matter” iniziano a diffondersi ovunque. La sensazione è quella di una polveriera che sta per esplodere. Una polveriera alla quale, però, Marie e i suoi amici non riescono a prestare attenzione, concentrati sulla preside Shetty. Nonostante ciò, presto dovranno però confrontarsi con la dura realtà di un mondo che non ama più gli eroi come un tempo. Un mondo spezzato, impaurito e arrabbiato. Un mondo pericoloso.

“Malati” è senza dubbio la puntata più legata a The Boys di questa prima stagione di Gen V. Lo è non solo per qualche cameo in grado di strappare un “wow” allo spettatore, ma anche per il contesto nel quale è inserito. Vengono infatti citati dei fatti accaduti nella terza stagione dello show principale. Fatti che hanno effettive conseguenze sulla psicologia dei vari personaggi e che permettono ora a Gen V di essere collocata con maggior precisione all’interno della timeline di questo universo narrativo. Il tutto senza però dimenticare l’importanza di raccontare le storie dei veri protagonisti dello show: gli studenti della Godolkin. Le varie storyline non accennano minimamente a rallentare e quasi ognuna di esse raggiunge un punto fondamentale nella serie. Siamo di fronte a una sorta di “season finale” per i vari personaggi, che troveranno piena maturazione la prossima settimana con l’ultimo episodio.

IL FASCINO DEL MALE

Uno dei punti di forza dello show che non abbiamo ancora analizzato nelle nostre recensioni è senza dubbio il fascino perverso che emanano i vari villain. Si tratta di nemici crudeli, manipolatori e disposti a fare qualsiasi cosa per il proprio egoistico tornaconto. Eppure, nonostante ciò, riescono a sedurci e a convincerci. Che si tratti di Shetty o della “nuova” Victoria Neuman, poco importa. I dialoghi sono così ben scritti e le interpretazioni così convincenti che, per qualche istante, riescono a persuadere pure noi.

Questo fascino è ancora più evidente quando intacca anche i protagonisti. Guardando Gen V, infatti, si fa fatica a capire da che parte stare e questa propria indecisione trova una sua riflessione proprio nei punti di vista dei vari eroi che formano il gruppo principale. Il risultato è che si viene rapiti magneticamente dall’evolversi degli eventi, nella speranza di trovare una risposta su cosa sia “giusto” o “sbagliato”. Una risposta che ovviamente ci viene fatta sudare e che, quando arriva, potrebbe persino non piacerci. Inutile dirlo: si tratta di una sensazione estremamente piacevole, che rende l’opera di Rosenberg, Goldberg e Kripke a dir poco unica.

Gen V non sbaglia un colpo. Questa nuova puntata è solo l’ennesima prova di quanto questa serie funzioni sotto ogni punto di vista. Lo anticipavamo in apertura, ma preferiamo comunque ribadirlo: recuperatela. Recuperate a ogni costo Gen V, perché non solo risulta sempre più importante all’interno del mondo di The Boys, ma è anche una delle produzioni a tema supereroi più interessanti degli ultimi anni. E voi che ne pensate? Venite a dirci la vostra nei commenti e sui nostri profili social (TikTok incluso).

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