Gato Roboto, un metroidvania che miagola e spara razzi - Recensione

Anche i gatti possono guidare dei robot: la recensione di Gato Roboto

Condividi

Trovarsi dinanzi a un metroidvania è sempre un'esperienza atipica, anche se negli anni la sorpresa è andata ad affievolirsi. L'unico modo per tenere in vita quella fiammella è cercare una combinazione esplosiva, che possa sorprendere tutti e accontentare anche i più esigenti: Gato Roboto nasce da questa commistione assurda, tra coccole e sparatorie, tra azione e meow, per un totale di circa tre ore di furia totale. E anche stavolta a metterci la firma non poteva che essere Devolver Digital. Gary è un capitano spaziale un po' imbranato, che improvvisamente si ritrova a dover lanciare una richiesta di SOS dopo essersi palesemente incastrato con la sua navicella in una sorta di caverna. Il suo felino, di nome Kiki, va a terra, pronto a sfruttare le sette vite che la natura gli ha donato e ad ascoltare le comunicazioni via radio dell'uomo rimasto imprigionato. L'uno parla, l'altro miagola, ma l'obiettivo è chiaro per entrambi: ottenere i pezzi necessari per riparare l'astronave e ripartire.

Gato Roboto è un titolo di una bellezza essenziale, rapido e indolore nella fruizione, ma allo stesso tempo molto curato. A differenza del recente compagno di scuderia Katana ZERO, decisamente ostico, Gato Roboto non vuole portare il giocatore allo sfinimento, costretto in a sessioni profondamente faticose, né metterlo sotto sforzo con un trial & error perenne: c'è tanta cura nella realizzazione dei livelli, la difficoltà è sì alta, ma mai frustrante. C'è una sostanziosa barra della vita a permettere di subire un certo numero di colpi prima di finire nel game over, eventualità che grazie a questa componente non si verifica praticamenet mai. Ciò che però più colpisce è la capacità di alternare rapidamente e sapientemente il gameplay tra il gatto e il robot: è possibile gestire l'eiezione del felino dall'armatura in libertà, sfruttandola per immergersi nei fondali e attraversare alcuni tratti d'acqua, così come per recuperare oggetti altrimenti irraggiungibili in alcuni cunicoli. Ovviamente in versione felino non avrete tutto l'armamentario necessario a lanciare missili e razzi, che si potenzieranno nel corso dell'avventura, così come con indosso il vostro esoscheletro non potrete intrufolarvi là dove potrete utilizzando il gatto, capace anche di aggrapparsi alle pareti con i suoi artigli.

[caption id="attachment_196781" align="aligncenter" width="1280"]Gato Roboto screenshot Al gatto Kiki toccherà levare dai guai il suo padrone, a ulteriore dimostrazione della superiorità dei felini sugli umani[/caption]

Gato Roboto in queste sue dinamiche non offre nulla di nuovo, anzi va a elaborare un sistema molto classico, che trova nella narrazione un punto di discreto interesse e rielaborazione. Attraverso dei dialoghi quasi continui tra l'uomo e il gatto vi ritroverete a essere stimolati gradualmente di volta in volta a ridere e ironizzare sullo sci-fi in generale, andando a riprendere alcuni cliché che i più appassionati del genere sicuramente riconosceranno. La stessa cura utilizzata nella narrazione la si ritrova anche nelle sezioni platform, combinate bene alle sessioni in cui si spara, che però possono essere abilmente evitate sfruttando bene gli appigli a disposizione. Tranne per quanto riguarda le battaglie con i boss ovviamente, nelle quali, tenendo d'occhio la barra della vita dell'avversario, bisognerà sfruttare tanto gli spostamenti in orizzontale quanto l'uso sapiente delle armi a disposizione.

"Nelle poche ore di gioco doinksoft, il team di sviluppo, riesce a variare sempre la formula di gioco"Nelle poche ore di gioco doinksoft, il team di sviluppo, riesce a variare sempre la formula di gioco, senza mai ripetersi, offrendo delle soluzioni ludiche valide sia per il robot che per il gatto. A rendere il tutto molto accattivante è lo stile in bianco e nero, accompagnato da una colonna sonora elettronica di qualità, mettono in scena una stramba commistione bicromatica alimentata da rumori sintetici e scenari spigolosi. Non c'è nemmeno il tempo di stancarsi, anzi, si finisce con il desiderio di averne un po' di più, ancora.

Gato Roboto screenshot

Gato Roboto è, insomma, un videogioco intenso e curato, che vuole offrire un'esperienza veloce, ma senza sacrificare la propria personalità. Alla base di tutto c'è la c'è la rapidità d'azione, a partire dal cambio da gatto a robot, ma anche nei dialoghi tra l'uomo e il felino, nell'alternanza tra sceme d'intermezzo e gameplay puro. È però anche un'esperienza limitata, che dà la sensazione di essere un prologo, un antipasto a una portata più grande, lasciando un forte desiderio di qualcos'altro ancora. Vestire i panni di Kiki e risolvere il danno causato dal capitano della navicella è sicuramente un ottimo modo per affrontare una serata di divertimento scanzonato, ma nulla di più.

Continua a leggere su BadTaste