Gamer - La recensione

In un futuro prossimo, alcuni esseri umani schiavi sono controllati per partecipare a un terribile gioco mortale. Una pellicola decisamente fuori tempo massimo e sbagliata dall'inizio alla fine...

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Recensione a cura di ColinMckenzie

Titolo Gamer
RegiaMark Neveldine, Brian Taylor
Cast
Gerard Butler, Amber Valletta, Michael C. Hall, Kyra Sedgwick, Logan Lerman, Alison Lohman
uscita2 aprile 2010 

Per certi film, basterebbero i primi minuti per gettare la spugna. Qui l'inizio è chiarissimo: Sweet Dreams coverizzata da Marilyn Manson (della serie, vi facciamo capire che si tratta di pellicola 'sovversiva', come no), immagini frenetiche da videoclip (guarda quanto siamo fichi) e ralenti imnprovvisi per 'enfatizzare' le emozioni. Il tutto con tanti dialoghi ultraespositivi che ci raccontano questo mondo in maniera goffissima. Dovrebbe bastare per perdere ogni voglia di vedere la pellicola (e forse per smettere di leggere la recensione), ma cerchiamo disperatamente di andare avanti.

Che dire di una pellicola che copia la solita idea degli umani costretti a combattere tra di loro in un gioco mortale? Che al cinema (limitiamoci a questo medium) è vecchia almeno 77 anni (Pericolosa partita, rifatto poi da John Woo con Hard Target) e che se proprio vi piace il genere a questo punto (ri)vedetevi L'implacabile con sua maestà Arnold Schwarzenegger, che praticamente è il titolo da cui è stato copiato almeno un buon 50% (magari anche 75%) di Gamer. Poi mettiamoci un po' di Matrix (che ci sta sempre bene quando si tratta di rubicchiare con poca originalità) e magari anche una sequenza dal Gladiatore. Il tutto, ovviamente, senza neanche il coraggio di andare fino in fondo.

Ma quello che dà più fastidio è la classica critica sociale che ci dobbiamo sorbire. Non contenti di fare un semplice popcorn movie d'azione (cosa peraltro non semplicissima, anzi), i realizzatori devono ricordarci in continuazione che siamo di fronte a un prodotto metaforico e che vuole avvertirci dei pericoli che incombono sulla nostra società (la perdita dell'identità, la violenza come spettacolo e addirittura le possibili frodi nelle elezioni digitali). Ma il film non riesce neanche a far vedere dei servizi televisivi pieni di sangue senza mostrare il pubblico eccitato in maniera inverosimile. O un mondo credibile, visto che il pianeta è unito da questa moda, in cui da Bagdad a Bombay si tifa per la violenza televisiva del programma Slayers.

Almeno, tutto questo si sarebbe potuto fare in maniera più efficace. Praticamente non c'è un fotogramma che non sembra uscito da una pubblicità, anche nei momenti più drammatici (o pseudo tali). Si arriva addirittura a una sorta di videoclip delirante, che probabilmente riempirebbe di imbarazzo anche Jean-Paul Gaultier, mentre ovviamente, dopo aver goduto di tanta 'sana' ultraviolenza, il pianeta non aspetta altro che di essere redento alla fine. Come no...

Ma se c'è una cosa in cui la magica coppia di registi Mark Neveldine e Brian Taylor eccelle, è nel tirar fuori da ogni attore il peggio di sé. Gerard Butler è sostanzialmente inespressivo, il che comunque non è un gran danno nell'economia del film, anche se da un protagonista ci si aspetterebbe un po' più di convinzione. Difficile invece dire chi sia più fuori posto tra John Leguizamo (in un ruolo da squilibrato che sembra un compendio delle interpretazioni folli a Hollywood) o Kyra Sedgwick, che proprio non si comprende come sia finita in una roba del genere. Ma senza alcun dubbio l'interpretazione peggiore è quella di Michael C. Hall, che è impegnato in un cattivo da operetta che sarebbe delirante anche per il peggior capitolo di 007 e che è protagonista della scena più brutta del film (ma forse anche dell'anno, in un tentativo di dare un tocco di raffinatezza assolutamente fuori luogo). A questo punto, Logan Lerman (che abbiamo visto recentemente in Percy Jackson) fa anche la figura del fenomeno...

Una cosa da salvare? Almeno dura poco meno di un'ora e mezzo. Se trovate qualche altro lato positivo in questo film, avvisatemi perché io proprio non ci riesco...

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