Futurama (Stagione 11), la recensione dei primi 6 episodi

Futurama è tornato con una stagione 11 che parte molto bene mantenendo alte le promesse, nonostante un paio di episodi meno ispirati

Condividi

Futurama, la recensione in anteprima della stagione 11, disponibile su Disney+ dal 24 luglio

È incredibile quante cose siano successe dall'ultima stagione di Futurama, andata in onda dieci anni fa. Una pandemia, il passaggio quasi completo al mercato digitale e le guerre dei servizi streaming, tutte mentre il futuro di Fry e Leela era bloccato nel viale dei ricordi. Tra le creazioni di Matt Groening, Futurama è sicuramente la più apprezzata, sebbene i risultati televisivi l'abbiano portata incontro alla cancellazione per ben due volte. Ai tempi, le stagioni di Futurama erano solo sette. A causa di una diversa numerazione da parte dei vari organi di distribuzione, le ultime due sono state divise in blocchi da tredici episodi, divenendo così le dieci stagioni che potete trovare su Disney+.

Mentre Futurama era assente, il team di Groening si è spostato su Netflix per Disincanto, che voleva copiare anche alcune dinamiche della serie futuristica, ma che purtroppo non ha fatto breccia nel cuore degli spettatori. Da quel lontano 2013 infatti, la fan base di Futurama non ha mai smesso di sperare in un nuovo ritorno, che avverrà finalmente il prossimo lunedì 24 luglio con il primo episodio della stagione 11. Un nuovo canale (Hulu e Disney+) ma la stessa sagacia e ironia che hanno contraddistinto le stagioni precedenti. C'è ancora spazio per Futurama nel panorama streaming attuale? O la serie è destinata a concludersi per l'ennesima volta e a sparire dai riflettori una volta per tutte?

La trama della stagione 11 di Futurama

La stagione 11 di Futurama riparte esattamente da dove avevamo lasciato Fry e Leela dieci anni fa. Dopo aver distrutto il tempo ed essere invecchiati romanticamente insieme, i due vengono ritrovati dal Professor Farnsworth che dà loro la possibilità di ritornare indietro nel tempo e aggiustare tutto. E così si parte verso dieci nuovi episodi con tutto il cast di mattacchioni della Planet Express e con la maggior parte dei comprimari storici dello show.

Non possiamo scendere nei particolari della trama, ma i primi sei episodi della stagione 11 di Futurama riescono a regalare dei bei momenti, nonostante un paio di puntate più sottotono. Il punto di forza dello show è sempre stato quello di anticipare il futuro, di raccontare cose che bene o male potrebbero verificarsi in ambito scientifico e personale. Il tutto condito con momenti ilari di puro nonsense o alla crescita del rapporto tra Fry e Leela.

In questa prima metà, la stagione 11 non fa differenza, anche se alcuni argomenti sono ormai superati o non più tanto attuali (come nel caso delle criptovalute). Quando però affronta questi argomenti meno incisivi, Futurama riesce comunque a dire la sua grazie al cast, a cui nel tempo ci siamo affezionati e di cui è un piacere seguire le gesta.

Il revival tanto atteso

La stagione 11 di Futurama è un revival, come è d'uopo fare in questi anni, e va a riaprire trame lasciate aperte dalle prime stagioni, proseguendo nel racconto o aggiungendo sfumature mai narrate. Lo fa nel classico stile di Futurama, facendo riemergere dettagli che potrebbero esservi sfuggiti e che dovete andare a ripescare nei cassetti della memoria (o nel catalogo di Disney+). Ma ogni personaggio (o quasi) è ancora lì, con i suoi pregi e i suoi difetti, pronto a intrattenervi ancora una volta. Proprio come avevano promesso Fry e Leela dieci anni fa.

Non sappiamo se la distribuzione settimanale gioverà a questa stagione 11, o se ne causerà l'infausta fine, ma nonostante un paio di episodi meno incisivi, l'inizio di questo revival di Futurama rispetta le promesse. Lo show riporta in auge la cricca della Planet Express al gran completo, ed è come non essersene mai andati, come se ci fossimo bloccati anche noi in quella bolla temporale del 2013. Chissà se il pubblico apprezzerà questo ritorno o se Hulu dovrà correre ai ripari e nasconderà nuovamente Bender nell'armadio.

Continua a leggere su BadTaste