Futurama (Stagione 11), la recensione
La stagione 11 di Futurama è un revival piacevole che non gioca troppo sulla nostalgia, capace di dosare bene le citazioni e l'attualità
Futurama, la recensione della stagione 11, disponibile su Disney+ dal 24 luglio
Dove eravamo rimasti con la stagione 11 di Futurama
Gli ultimi quattro episodi della stagione 11 di Futurama si amalgamano bene con i primi sei, seguendo la formula classica dello show. Questo nonostante un episodio dedicato alla pandemia molto poco riuscito (e che probabilmente è il peggiore di questa stagione). C'è spazio per Zapp Brannigan, per un episodio diviso in tre (come nelle stagioni precedenti) e per un finale in pieno stile Futurama.
Nel corso di queste dieci settimane, lo show ha riaperto alcune delle vecchie trame, e dato anche percorsi di vita tutti nuovi ad alcuni dei personaggi principali. Se la prima metà di stagione è servita a riacchiappare il pubblico dopo dieci anni, la seconda ne ha confermato le buone intenzioni.
Non solo, il cast si è arricchito di alcune new entry, sebbene abbia perso per strada altri personaggi (come la fioraia compagna di Zoidberg). Ed è proprio il dottor Zoidberg l'unico vero sconfitto di questa stagione 11, con la speranza che abbia più spazio quando lo show tornerà in futuro.
Via verso il futuro
In queste dieci settimane, si è concluso invece Disincanto, che ha terminato la sua corsa dopo cinque anni. Curioso che l'ultima delle tre grandi creature di Groening sia la prima a concludersi, mentre nessuno sembra ostacolare I Simpson. Che a Futurama tocchi un destino simile? Come vi avevo già raccontato a fine luglio, la serie era già stata cancellata due volte, per tornarne altrettante.
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Ora, Hulu è contenta della performance di questa stagione 11, e ci sono altri episodi in cantiere per il prossimo futuro. Questa volta quindi sono fiducioso che, nonostante gli scioperi, rivedremo Fry, Leela, Bender e tutti gli altri prima che passino altri dieci anni.