Fury Roads Survivor, la recensione

Immediato nei controlli e negli obiettivi, basteranno pochi secondi in Fury Roads Survivor per lasciarsi avvinghiare dal loop di gioco

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Fury Roads Survivor è un arcade semplice e diretto. Immediato nei controlli e negli obiettivi, basteranno pochi secondi per lasciarsi avvinghiare dal loop di gioco. Dopo l'uscita gratuita su dispositivi mobile, Centounopercento porta il gioco di Megalomania Games anche su Nintendo Switch a poco meno di cinque euro. Nessuna microtransazione o spot interno, con un titolo capace di dire la sua dopo poche partite.

Quello che colpisce subito di Fury Roads Survivor è sicuramente la sua immediatezza. Bastano pochi click dal menù principale, per essere trascinati in una delle tre immense mappe di gioco, pronti a tutto per un unico scopo: sopravvivere.

Non appena si darà inizio allo stage infatti, il nostro veicolo verrà inseguito immediatamente dai mezzi avversari, pronti a tutto per speronarci e buttarci fuori strada. Nelle mappe, oltre a immancabili ostacoli ambientali, si trovano anche dei predoni armati di tutto punto, pronti a colpirci a tradimento, mentre sfrecciamo tra una strada poco asfaltata e un palazzo diroccato.

L'obiettivo principale è sopravvivere, ma nel mentre potremo raccogliere dei preziosi barili di petrolio, che ci serviranno per sbloccare nuovi veicoli e armi. Megalomania Games fonde l'arcade di guida a un twin stick shooter, così, mentre sterzeremo con il nostro veicolo con l'analogico sinistro, potremo sparare in tutte le direzioni grazie al destro. In questa versione console è possibile anche affrontare degli amici in multiplayer locale, per avere un'esperienza più bilanciata ma ugualmente distruttiva.

Fury Roads Survivor: scegli il tuo veicolo

Accumulando petrolio, sia raccogliendolo durante le partite, che completando delle sfide interne, avremo la possibilità di spenderlo in nuovi veicoli e nuove armi. Fury Roads Survivor pesca dall'immaginario cinematografico dell'ultimo trentennio, e tra i suoi veicoli propone una valanga di chicche. Potrete decidere di sopravvivere a bordo della Ecto-1, della DeLorean o del van di Breaking Bad. E in fondo, chi non ha mai sognato di guidare la moto rossa di Tetsuo (Akira) dotata di un potente lanciarazzi per sgominare eventuali predoni affamati di ricchezze?

Megalomania Games ha ben pensato di offrire due modi per sbloccare nuovi veicoli e armi. Il più economico è quello di affidarsi alla fortuna: ogni 200 barili, potremo infatti attivare una ruota dei premi che ci consegnerà un bottino casuale. Il secondo metodo, più semplice ma al contempo più dispendioso, ci permette di sbloccare direttamente dal menù di selezione, in cambio di una cifra di petrolio più alta (ma che per le macchine più rare e famose è decisamente più conveniente).

Entrare nell'arena

Il gioco non offre solo una differenza estetica tra i vari veicoli, dato che ognuno di essi vanta delle statistiche uniche. Sta al giocatore quindi decidere se è meglio fuggire dagli avversari, puntando tutto sulla velocità, o se scontrarcisi a muso duro, puntando tutto sull'armatura. In ogni caso, come scrivevo in apertura, bastano poche partite per ambientarsi ed entrare nel loop di gameplay.

Al momento, sono disponibili solamente tre mappe (contro le quattro della versione mobile), visivamente ispirate a capolavori del cinema action come Mad Max e 1997: Fuga da New York. Non manca perfino una steppa ghiacciata, in cui i controlli faranno ulteriormente le bizze, facendoci derapare sul ghiaccio mentre fuggiamo dagli inseguitori nemici.

Grazie alla sua grafica in voxel, Fury Roads Survivor si trova a suo agio su Nintendo Switch, con caricamenti rapidi e colori ben definiti. Qualcosa di assolutamente necessario in una produzione arcade. Lo stesso purtroppo non si può dire della colonna sonora, facilmente dimenticabile e ignorabile soprattutto nelle sessioni più lunghe.

Fury Roads Survivor è l'ideale per le partite mordi e fuggi, anche quando si ha poco tempo prima di un pasto o durante una pausa. Con un paio di rombi di motore, si innesca subito il fattore "ancora una partita", sperando che l'IA ci lasci respirare qualche istante prima di scagliarci violentemente contro una roccia. Un titolo piccolo ma che, sfruttando a modo suo l'immaginario cinematografico degli ultimi trent'anni, potrebbe regalarvi qualche ora di spensierata distruzione.

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