Funziona una volta sola, la recensione
Abbiamo recensito per voi Funziona una volta sola, volume edito da BAO Publishing che raccoglie alcune delle prime opere indipendenti di Paul Pope
Il volume raccoglie, oltre alla graphic novel omonima che gli dà il titolo, anche alcune storie brevi pubblicate da Pope sull'antologica rivista Negative Burn, oltre che Super Trouble, lavoro realizzato dall'artista per la casa editrice nipponica Kōdansha, assieme ai successivi Lavoro Notturno e La sciarpa.
Se i racconti brevi sono un esempio della politropia artistica di Pope, in grado di passare dall'adattamento a fumetti della poesia di autori moderni come Francis Richardson e Modest Mussorgsky, passando per Il trionfo della fame di Arthur Rimbaud, per arrivare al classicismo dell'Antigone di Sofocle, sta alla bizzarra (e inedita in Italia) Super Trouble fare la parte del leone del volume, stabilendo un vero e proprio ponte tra comics e manga: la storia, che si svolge in un imprecisato quanto prossimo futuro, segue infatti le vicende di tre amiche alle prese con una folle battaglia culinaria a botte di cibo piccante.
Funziona una volta sola ha il grande valore di mostrare la progressiva evoluzione artistica di Pope nella prima fase della sua carriera, così vicina (e allo stesso tempo lontana) dalla piena maturità che l'artista raggiungerà più avanti nel tempo con Batman: Anno 100.
Dallo stile ribelle del racconto che dà il titolo all'opera, caratterizzato da un tratto nervoso, persino violento, che sfugge alla regolarità imposta dal fumetto occidentale, il lettore sarà accompagnato (dopo diverse tappe) a essere testimone dell'evoluzione artistica di Pope maturata in Super Trouble, dove il disegno mantiene sì forte dinamismo, ma si dimostra più raffinato e dosato, anche grazie all'utilizzo dei retini.
In conclusione, Funziona una sola volta è una gemma preziosa che gli amanti di Pope, come anche del fumetto sperimentale e ibrido, non possono farsi mancare: rivoluzionaria, ma pieno di tradizione, influenzata dall'arte orientale, ma mai dimentica di quella occidentale, specie europea (nel volume è riconoscibilissima la progressiva assimilazione da parte dell'artista americano dello stile di Hugo Pratt su tutti). Sfogliando le pagine si è testimoni del coraggio di un artista che ha saputo continuamente sperimentare, re-inventandosi più e più volte, anche sbagliando e ripartendo con più spinta di prima. Chapeau!