Funziona una volta sola, la recensione

Abbiamo recensito per voi Funziona una volta sola, volume edito da BAO Publishing che raccoglie alcune delle prime opere indipendenti di Paul Pope

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Non spetta a questa recensione dimostrare il valore rappresentato dall'eclettico artista americano Paul Pope nel mondo del fumetto moderno. Per fare ciò, una recensione non può bastare. Funziona una volta sola, volume recentemente portato all'attenzione dei lettori italiani da BAO Publishing, funge però da interessante excursus sulle "origini segrete" di un talento infinito, la cui arte spazia continuamente fra oriente e occidente, fondendo più stili assieme, e sperimentando in maniera talmente peculiare da divenire una vera e propria pietra angolare della nona arte, a cavallo fra XX e XXI secolo.

Il volume raccoglie, oltre alla graphic novel omonima che gli dà il titolo, anche alcune storie brevi pubblicate da Pope sull'antologica rivista Negative Burn, oltre che Super Trouble, lavoro realizzato dall'artista per la casa editrice nipponica Kōdansha, assieme ai successivi Lavoro Notturno e La sciarpa.

Funziona una volta sola, il cui titolo originale è The One Trick Rip-Off, ci presenta la storia di Tubby e Vim, due giovani amanti intrappolati in una vita fatta di dolore, paura e disperazione dalla quale sembra impossibile fuggire. Ai due si presenta però un'occasione più unica che rara: rapinare la gang dei One Trick, alla quale Tubby appartiene, e fuggire con il malloppo lontano dal passato per ricominciare daccapo. Inutile dire che la storia non prenderà la piega che i protagonisti avrebbero desiderato, cosa che va a dimostrare come sia facile commettere gesti avventati e, a volte, stupidi, quando si è giovani e disperati.

Se i racconti brevi sono un esempio della politropia artistica di Pope, in grado di passare dall'adattamento a fumetti della poesia di autori moderni come Francis Richardson e Modest Mussorgsky, passando per Il trionfo della fame di Arthur Rimbaud, per arrivare al classicismo dell'Antigone di Sofocle, sta alla bizzarra (e inedita in Italia) Super Trouble fare la parte del leone del volume, stabilendo un vero e proprio ponte tra comics e manga: la storia, che si svolge in un imprecisato quanto prossimo futuro,  segue infatti le vicende di tre amiche alle prese con una folle battaglia culinaria a botte di cibo piccante.

Una riga, ma anche più, va spesa anche per la storia breve intitolata La sciarpa: questa parla dell'amore adolescenziale, fatto di colpi di fulmine e inseguimenti, riuscendo a tracciarne un commovente ritratto contando solo sulla forza dell'arte visiva, poiché essa è muta.

Funziona una volta sola ha il grande valore di mostrare la progressiva evoluzione artistica di Pope nella prima fase della sua carriera, così vicina (e allo stesso tempo lontana) dalla piena maturità che l'artista raggiungerà più avanti nel tempo con Batman: Anno 100.

Dallo stile ribelle del racconto che dà il titolo all'opera, caratterizzato da un tratto nervoso, persino violento, che sfugge alla regolarità imposta dal fumetto occidentale, il lettore sarà accompagnato (dopo diverse tappe) a essere testimone dell'evoluzione artistica di Pope maturata in Super Trouble, dove il disegno mantiene sì forte dinamismo, ma si dimostra più raffinato e dosato, anche grazie all'utilizzo dei retini.

In conclusione, Funziona una sola volta è una gemma preziosa che gli amanti di Pope, come anche del fumetto sperimentale e ibrido, non possono farsi mancare: rivoluzionaria, ma pieno di tradizione, influenzata dall'arte orientale, ma mai dimentica di quella occidentale, specie europea (nel volume è riconoscibilissima la progressiva assimilazione da parte dell'artista americano dello stile di Hugo Pratt su tutti). Sfogliando le pagine si è testimoni del coraggio di un artista che ha saputo continuamente sperimentare, re-inventandosi più e più volte, anche sbagliando e ripartendo con più spinta di prima. Chapeau!

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