Full Metal Jacket, il Blu-Ray del 25esimo: la recensione

L'edizione del venticinquesimo anniversario di Full Metal Jacket si dimostra un'edizione fondamentalmente deludente, incapace di offrire niente di nuovo all'appassionato di Kubrick...

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Dati Tecnici

  • Video: VC-1, 1080/24p, 1.78:1

  • Audio:
    5.1 Dolby Digital: Italiano Inglese Spagnolo Tedesco Francese
    5.1 PCM: Inglese

  • Sottotitoli: Italiano Inglese Spagnolo Tedesco Francese Portoghese Olandese Finlandese Danese Norvegese Svedese Cinese Giapponese Coreano

  • 2 dischi: 1 BD 50gb, 1 DVD 9gb

  • Region free

  • Digibook

  • Prodotto e distribuito da Warner Bros.

  • Edizione ITALIANA disponibile nei seguenti paesi: IT, US, NL, UK, DE, ES.

Film

Nel campo di addestramento dei marine di Parris Island, diciassette giovani reclute vengono addestrate duramente per essere spedite al fronte vietnamita. Il giovane Joker, soprannominato così dal severissimo sergente istruttore Hartman per la sua sagacia, sperimenterà insieme agli altri compagni l'insensatezza del regime militare americano, della crudeltà con cui plasma le persone e il carattere e di come la guerra annienti lo spirito umano fin nelle sue fondamenta.

Ispirato dal romanzo “Nato per Uccidere” di Gustav Hasford, Full Metal Jacket è un capolavoro scritto, diretto e prodotto dal maestro del cinema Stanley Kubrick.

Sicuramente per gli americani che sono cresciuti tra gli anni '60 e gli anni '70, la guerra del Vietnam è una pagina storica profondamente radicata nella loro cultura, in tutti i suoi vergognosi aspetti, come una specie di piccolo medioevo americano. Sull'argomento si è scritto e dibattuto a lungo e, probabilmente, il prodotto che meglio rappresenta ciò che è stato e ciò che la guerra è nell'effettivo è Apocalypse Now di Francis Ford Coppola.

Full Metal Jacket affronta il tema della guerra fin nelle sue radici, sin dall'addestramento, nella maniera più realistica e schietta possibile, realizzando un vero e proprio saggio antimilitarista verso la mentalità militare americana, che trasforma dei semplici ragazzi in macchine per uccidere senz'anima. Sin dal primo giorno di addestramento, le reclute vengono denigrate in tutti i modi possibili, vengono strappati dalle loro identità per ricevere un soprannome che li etichetta di fronte a tutti gli altri per sempre, come per il soldato “Palla di Lardo” nomignolo affibbiatogli per i suoi problemi di peso. Risulta evidente come i soldati siano spinti a odiare il prossimo, in questo senso la scena del pestaggio ad un soldato da parte dei suoi commilitoni, esprime perfettamente questo concetto, così come l'odio verso la vita umana e l'assuefazione ad uccidere che fa perdere la sanità mentale, come si evince dall'inquietante scena dell'elicottero dove Joker osserva la follia del soldato che impugna una mitragliatrice e uccide più persone disarmate possibile, tra l'euforia generale. Dietro a tutto questo c'è l'ideologia militarista americana, resa molto bene dal dialogo di un superiore che punisce il soldato Joker perché indossava una spilla della pace sulla sua uniforme.

Il film è comunque divenuto memorabile soprattutto per le superbe interpretazioni di Ronald Lee Ermy che ha fornito un'immagine grottescamente autentica della mentalità militare americana e di Vincent D'Onofrio che meglio ha rappresentato la vittima di questo sistema, della perdita della sanità mentale che lo ha portato al fatidico gesto estremo.

Full Metal Jacket è quindi uno dei più grandi trattati sulla guerra, antimilitarista, schietto, inquietante e sincero. Un capolavoro che ha fatto scuola e che ancora oggi rappresenta uno dei punti più alti sul genere.

Video

Quest'anno è il venticinquesimo anniversario di Full Metal Jacket, il capolavoro di Stanley Kubrick e come per ogni ricorrenza, la Warner Bros ne approfitta per far uscire sul mercato una nuova edizione Home Video. Durante quest'ultimo periodo del 2012, si sono susseguite una miriade di edizioni di altissimo livello, diventando una vera miniera d'oro per gli appassionati del settore, tuttavia questo non è il caso di Full Metal Jacket, come andremo a scoprire nell'immediato.

Questa edizione è presentata in un elegante digibook in stampa lucida, dove all'interno risiedono due dischi, un Blu Ray per il film in alta definizione e un DVD per i contenuti speciali. In aggiunta troviamo, rilegato nella stessa digibook, un libretto di quarantaquattro pagine sul film, sulla sua produzione e altro ancora, anche se sfortunatamente è tutto localizzato in inglese.

Come dicevo, questa edizione di Full Metal Jacket, non è da considerarsi un'uscita di particolare rilievo, specie se accostata alla miriade di titoli eccezionali usciti nell'ultimo periodo, questo perché si tratta in realtà di una ristampa della Deluxe Edition del 2007, senza alcuna variazione di sorta. Questa edizione sopperiva ai diversi problemi di encoding dell'edizione del 2006, porting da HDDVD, tra aliasing evidente e contrasto errato.

L'edizione del 2007 si basa su una scansione telecine di un interpositivo del film, che fu girato in 35 mm sferico e ne risulta una buona proposta di fedeltà verso il girato originale, ma non completamente soddisfacente.

Il quadro appare estremamente morbido, mai incisivo nei dettagli, ma sufficientemente solido da garantire una visione appagante. Il livello di texturizzazione è abbastanza ricco di dettagli, in particolare i primi piani presentano dei discreti incarnati, ma non godono mai di una particolare ricchezza nel microdettaglio, che è molto esiguo, anche se comunque presente Nei campi lunghi si comporta bene, gli elementi appaiono distinguibili, ma non molto definiti, fondendosi spesso con lo sfondo, ma garantendo al contempo una ricchezza dello scenario nella media attuale. Il croma è un punto debole, i colori appaiono lividi e tendenzialmente desaturati, con una lieve nota lavanda, cosa che incide comunque nel dettaglio percepito. Il nero è piuttosto buono e il contrasto è più che funzionale, ma non riesce a garantire una buona tridimensionalità nei quadri, sia nei primi piani, che nei campi lunghi, anche se quest'ultimi sono gli unici a garantire un minimo di profondità, ma senza che sia uno dei punti degni di nota. Il master, in generale, si presenta bene, molto stabile durante l'esecuzione, nonostante qualche lievissima oscillazione, molto pulito da graffi o strappi, se non qualche lieve spuntinatura sporadica e i neri non sono mai affogati, ne i bianchi bruciati. Nel complesso si tratta del miglior master disponibile attualmente, riportato fedelmente da una compressione in VC-1 a un bitrate molto contenuto, ma che non provoca alcun tipo di problema rilevante. Detto ciò, però, considerando che il venticinquesimo anniversario poteva essere l'occasione perfetta per la Warner di realizzare un master definito a questo capolavoro, avere invece il prodotto appena descritto, lascia un certo amaro in bocca per l'occasione persa.

Audio

Si nota piuttosto velocemente che il disco appartiene a una vecchia gestione dei titoli in alta definizione, mettendo in piazza una combinazione della traccia inglese sia in PCM a 5.1 canali, anziché usufruire di una compressione lossless come è solito fare negli ultimi anni, affiancata da una traccia lossy in Dolby Digital a 448 kbps per garantire la massima compatibilità per chi dispone di un vecchio sintoampliicatore. Tutte le tracce doppiate, italiano compreso, sono presenti unicamente in Dolby Digital 5.1 a 448 kbps.
Il mix audio si comporta molto bene a cominciare dai dialoghi, sempre chiari e puliti e ben integrati, come anche gli effetti sonori, molto buoni nella direzionalità e spazialità dei canali, specie quando passa un elicottero, i panning appaiono precisi. La dinamica è molto incisiva durante le sequenze d'azione, tra spari ed esplosioni, ma manca però di potenza. Non sono presenti difetti degni di nota, le frequenze sono pulite e non vi sono distorsioni o altro. Sul fronte inglese si registrano le medesime osservazioni, ma si riscontra una maggiore ricchezza e miglior integrazione dei dialoghi, ma le differenza non sono così marcate tuttavia.
Il segmento audio si comporta, in definitiva, adeguato alla proposta video, meglio di molti altri titoli coetanei.

Extra

Il fianco viene mostrato dai contenuti speciali, che rappresentano, appunto, il vero punto debole. Sul disco del film è presente solo un commento audio degli attori Vincent D'Onofrio e Adam Baldwin insieme allo sceneggiatore Jay Cocks, che però non sono sottotitolati, come accade puntualmente con i titoli distribuiti dalla Warner. Si aggiunge poi il breve documentario “Tra il bene e il male” dedicato al film, con interviste a chi vi ha preso parte e qualche breve incursione sul set. Questo resta quindi il vero extra del film, che per quanto interessante, non risponde adeguatamente alle curiosità inerenti al film. Per questa edizione si aggiunge poi un disco con dentro il documentario di un ora Stanley Kubrick's Boxes, dedicato al maestro del cinema in generale, in particolare al suo magazzino contenente migliaia di scatole con dentro tutti i suoi appunti, lavori e molto altro ancora, che descrive molto della sua vita, con interviste alla sua famiglia e altri collaboratori. Documentario sicuramente di grande effetto, ma che di fatto non ha necessariamente qualcosa da dire sul film in questione nel quale è allegato.

Disco 1

  • Commento di Adam Baldwin, Vincent D’Onofrio, R. Lee Ermey e del critico e sceneggiatore Jay Cocks

  • Full Metal Jacket: Tra il Bene e il Male

  • Trailer cinematografico

Disco 2

  • Stanley Kubrick’s Boxes

Conclusioni

L'edizione del venticinquesimo anniversario di Full Metal Jacket si dimostra un'edizione fondamentalmente deludente, incapace di offrire niente di nuovo all'appassionato del cinema di Kubrick. Viene riciclata l'edizione del 2007, senza alcuna variazione, presentando solo una confezione più particolare e un documentario su Kubrick che non è abbastanza per consigliare questa edizione. Gli unici che potranno trovare attrattiva nell'offerta, sono unicamente quella fetta di utenza che ancora non possiede un'edizione HD del titolo, ma va detto che, per costi, sarebbe meglio recuperare l'edizione del 2007, piuttosto che spendere di più per questa e avere niente in più in cambio.

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