From the Gallows, il quinto ed ultimo episodio di The Walking Dead: A New Frontier - Recensione

Il finale che ci meritavamo: la recensione di The Walking Dead: A New Frontier - Episodio 5 From The Gallows

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


Condividi

Diciamoci la verità: ce lo meritavamo. Ce lo meritavamo proprio un finale di stagione che rispettasse le attese, che onorasse il livello qualitativo generale della saga, che ripagasse in qualche modo la nostra incrollabile fiducia e fede, che riscattasse, in definitiva, il buon nome di Telltale Games, una reputazione costruita negli ultimi anni a suon di avventura grafiche molto spesso convincenti e, a modo loro, rivoluzionarie sotto il profilo prettamente narrativo.

Fino a qui, A New Frontier ci aveva soddisfatto grandemente, con l’unica riserva su Above The Law, fiacco sotto ogni punto di vista come da triste tradizione del team californiano, incapace di infondere il giusto pathos al secondo episodio di ogni stagione, di ogni saga. Thicker Than Water ci aveva lasciati con un colpo di scena quasi disorientante per la violenza con cui veniva introdotto sulla scena, proiettando il manipolo di eroi nell’ennesima situazione apparentemente disperata, senza via d’uscita, mortale.

[caption id="attachment_175971" align="aligncenter" width="600"]The Walking Dead A New Frontier screenshot L’evoluzione di Javier, episodio dopo episodio, è sicuramente tra le note più liete di questa stagione.[/caption]

From the Gallows, come era lecito aspettarsi, inizia un attimo dopo la conclusione dell’episodio precedente, con la città-fortezza di Richmond assediata dai non-morti, con Javier immediatamente chiamato a prendere decisioni difficili, con il gruppo di protagonisti già in pericolo di vita.

Il più grosso difetto di questo ultimo capitolo, togliamoci subito il dente, è individuabile proprio nella libertà di scelta offerta al videogiocatore: apparentemente ampissima, in realtà riconducibile ad un ventaglio di decisioni che comportano una ristretta cerchia di conseguenze, prevalentemente inevitabili e identiche, a discapito del percorso imboccato nelle puntate precedenti.

"La narrazione rimpicciolisce volutamente il campo, lasciando che alcuni eroi scivolino sullo sfondo, concentrandosi quasi unicamente sul terzetto composto da Javier, David e Clementine."

Ne perde certamente l’apprezzatissima interattività della narrazione. Ne guadagna, enormemente, il grado di coinvolgimento raggiunto, l’intensità del pathos, l’efficacia, registica, di alcune scene particolarmente toccanti e significative.

La narrazione, anche per questo, rimpicciolisce volutamente il campo, lasciando che alcuni eroi scivolino sullo sfondo, concentrandosi quasi unicamente sul terzetto composto da Javier, David e Clementine. Certo, alcune apparizioni e sparizioni avrebbero meritato più spazio, ma non ci sentiamo di criticare la scelta intrapresa da Telltale Games che, anzi, concentrandosi maggiormente su pochi personaggi, riesce a distendere la sceneggiatura, facendo sì che i tanti spunti lasciati in sospeso trovino una degna conclusione. Il controverso rapporto che unisce i due fratelli Garcia, l’ambivalenza di David, l’emancipazione e definitiva maturazione di Clementine sono tutte tematiche affrontate con condizione di causa, con il giusto ritmo, senza lasciare nulla al caso.

Il finale, nemmeno a dirlo, è senza alcun dubbio la parte migliore dell’intera stagione, aperto quanto basta per introdurre il videogiocatore alla già annunciata Final Season che avrà come protagonista assoluta Clementine.

[caption id="attachment_175972" align="aligncenter" width="600"]The Walking Dead A New Frontier screenshot Ogni personaggio vivrà una sua personale catarsi, chiudendo ogni arco narrativo iniziato nel corso della stagione.[/caption]

Tirando le somme, The Walking Dead: A New Frontier è un ottimo titolo, fondamentalmente imperdibile per gli amanti del fumetto e della serie TV a cui si ispira, nonché per i fan delle avventure grafiche. Non si raggiungerà la perfezione toccata nella prima stagione, ma sono ben lontani i picchi di mediocrità registrati nella seconda. Javier si è dimostrato un protagonista all’altezza delle aspettative, calato in una storia appassionante, drammatica, complessa al punto giusto. Si sarebbe forse potuto giocare meglio con il sistema di scelte offerto al videogiocatore, ma c’è poco di cui recriminare quando l’intreccio narrativo funziona talmente bene che durante i titoli di coda non si può nascondere un sorriso di (amara) soddisfazione.

A New Frontier, insomma, è un’avventura grafica magistralmente scritta e diretta, l’ennesimo esempio di come Telltale Games resti praticamente imbattuta e imbattibile sul suo campo di competenza.

Continua a leggere su BadTaste