Fringe 5x09 "Black Blotter": la recensione

Nel percorso verso il finale della serie Fringe inciampa e tira fuori il peggior episodio della stagione...

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Alcuni fantasmi del passato ritornano: vecchie conoscenze fanno capolino nella storia e, purtroppo, insieme a loro ritornano una serie di difetti atavici della serie che portano Black Blotter, nona puntata dell'ultima stagione di Fringe, ad essere il peggior episodio di quest'anno. Ad appena quattro puntate dal termine la trama subisce un netto rallentamento, la tensione scompare e nemmeno la "parziale" risoluzione del mistero legato al destino di un personaggio serve a risollevare l'episodio.

Dopo la parentesi dedicata a Peter Observer si ritorna alla caccia al tesoro e al recupero dei componenti per la distruzione degli Osservatori. La strada passa necessariamente attraverso la decodifica del segnale emesso dalla radio recuperata in Through the Looking Glass che condurrà il gruppo al ritrovamento di Michael, questo il nome dato al bambino nascosto da Walter e Donald tempo prima e che avrà, a quanto pare, un ruolo importante nello scontro finale.

Il tema della puntata è facile da individuare: i fantasmi del passato. Questi fantasmi hanno il volto di Carla Warren, vecchia assistente di Walter, Sam Weiss, misterioso personaggio che troviamo ormai defunto nel 2036, e dello stesso Walter Bishop pre-trattamento, l'uomo senza scrupoli che si ostina a tornare nelle fantasie da trip dello scienziato. Ma purtroppo il discorso non si esaurisce qui. I fantasmi del passato sono infatti anche quelli che ritornano a tormentare una serie che, in quest'ultima stagione, sembrava essere riuscita a lasciarsi indietro alcuni difetti atavici. Innanzitutto un'inspiegabile lentezza nell'evoluzione della trama che, ad appena quattro puntate dal series finale, appare fuoriluogo. Pur portando avanti nel finale la storyline principale con il recupero del "componente umano" l'episodio si presenta quasi come un riempitivo in attesa della corsa finale.

I trip di Walter, la sua passione per la musica, il suo eterno conflitto con se stesso, sono alcune delle caratteristiche che, unite alla bravura di John Noble, ci hanno portato ad amare il personaggio. Impossibile non parlare della delirante animazione finale (un trip allucinante in cui si omaggiano esplicitamente i Monty Python mentre Walter cavalca quella che potrebbe essere la mucca di Atom Heart Mother). Ma c'è un tempo per ogni cosa, e per Fringe questo è tempo di risposte, è tempo di creare un clima di tensione che ci porti al finale con l'attesa alle stelle. Il riferimento a Sam Weiss potrebbe pure essere apprezzabile, ma come va interpretato? E' una strizzatina d'occhio ai fan che dovranno mettersi il cuore in pace su questo personaggio oppure è lecito attendersi altre rivelazioni?

Ci risvegliamo dal trip con la consapevolezza di aver perso una buona occasione, ma con la speranza che il futuro sia migliore...

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