Fringe 4x04, "Subject 9": il commento
Ecco il nostro commento al quarto episodio della quarta stagione di Fringe, intitolato "Subject 9"...
Il quarto episodio, intitolato Subject 9, presenta finalmente una trama interamente in continuity con la storia centrale. L’apparizione di un fulmine globulare blu guida i nostri protagonisti in un viaggio che li porterà a esplorare il loro passato. Lo schema ripercorre grandemente quello della prima stagione di Fringe, con il Cortexiphan e gli esperimenti di Walter che si fanno argomento principale.
Per quanto elegante però, è inutile negarlo: questa non è la nostra storia. Non è la progressione a cui abbiamo assistito per tre stagioni, non sono i nostri personaggi. Gli attori continuano a recitare alla perfezione, e oggi lo scettro va a John Noble, in versione “A Beautiful Mind”. Ma non è il nostro Walter Bishop.
L’episodio è perfetto sotto tutti i punti di vista stilistici, e gli effetti speciali sono come sempre sorprendenti per questo genere di serie. E’ davvero un peccato che un telefilm così ben confezionato pecchi solo per scelte narrative.
Ancora una volta però non tutto è perduto. Senza spoilerare nulla, è possibile dire che la conclusione galvanizzerà tutti. Il cambiamento che il finale promette è talmente repentino che viene quasi da chiedersi se gli autori in corso d’opera abbiano improvvisamente cambiato idea sul da farsi, un po’ come nelle puntate della terza stagione, quando il fantasma di William Bell ha abitato Olivia per due episodi senza che questo portasse a nulla.
In conclusione, questa è una puntata che (forse insieme alle prime tre) dovrà essere valutata in base agli episodi futuri. Solo continuando a seguire la serie potremo capire se questo inizio di stagione sia stato la preparazione per qualcosa di grandioso oppure un’inutile perdita di tempo.