Franklin: la recensione della serie Apple TV+ con Michael Douglas
In missione per l'America a Parigi, Franklin racconta un aspetto della vita poco noto di uno dei più amati Padri Fondatori
Franklin, serie in 8 puntate di Apple TV+, adattamento del saggio della storica Stacy Schiff, A Great Improvisation: Franklin, France and the Birth of America, ha sia dietro che davanti alla macchina da presa un parterre di nomi di tutto rispetto, a partire dal co-sceneggiatore e produttore esecutivo Kirk Ellis, autore anche di John Adams, la serie limitata della HBO che nel 2008 ha portato a casa ben 13 Emmy, nonché il regista Timothy Van Patten, 15 volte candidato agli Emmy e due volte vincitore, che ha diretto, tra le altre, serie come I Soprano, Sex and the City e Game of Thrones.
Ad interpretare invece il protagonista Benjamin Franklin c'è Michael Douglas, nel suo primo ruolo in un prodotto in costume e dietro a tutti a loro troviamo Richard Plelper, Presidente ed Amministratore Delegato della HBO ai tempi delle serie sopra citate, che gestisce oggi la EDEN Productions, che ha un accordo di quinquennale con Apple TV+, una macchina indubbiamente ben oliata, quindi, che ha dato vita ad alcuni dei più grandi successi della televisione seriale.
Di cosa parla Franklin
Franklin offre un punto di vista poco noto della vita del tipografo, editore, inventore, scrittore, scienziato e Padre Fondatore degli Stati Uniti d'America Benjamin Franklin che, ormai settantenne, si reca in Francia, dove resterà per ben 8 anni, a partire dal 1776, per assicurare finanziamenti e sostegno alla causa americana, sperando nella storica rivalità tra francesi ed inglesi.
Come è noto, la Francia entrò poi in guerra nel 1778, fornendo un decisivo sostegno all'indipendenza americana che fu sancita ufficialmente nel 1783 con il Trattato di Parigi, anche se oltreoceano, la guerra si era di fatto già conclusa tra il 1781 ed il 1782.
Nella sua missione diplomatica, Franklin è accompagnato non dal figlio William, un noto lealista, cosa per cui il diplomatico verrà più volte stuzzicato durante la sua missione, ma dal nipote Temple (Noah Jupe), che verrà presto stregato dalla cultura francese, perdendo in parte di vista il motivo per cui si era recato in Francia con il nonno quando stringe amicizia con il giovane marchese de Lafayette (Théodore Pellerin), che diventerà in seguito un eroe della Rivoluzione ed è anche colui che, secondo alcuni storici, salvò la Regina Maria Antonietta dal linciaggio quando le donne di Parigi si recarono a Versailles per chiedere il pane e l'Austriaca si inchinò al popolo da un balcone, poco prima che l'allora Generale Lafayette le baciasse la mano omaggiandone il coraggio e la folla esplodesse in grida di apprezzamento.
Un'immersione nella storia (ma una storia lenta)
Moltissimi aspetti di Franklin permettono senza dubbio allo spettatore di immergersi nella storia francese ed americana del tempo, in gran parte anche grazie al fatto che la serie sia girata in location a Versailles, fornendo uno sfondo davvero grandioso allo show, ma ciò che va sottolineato è che non è una serie d'azione.
Portare sullo schermo l'adattamento di un saggio non è impresa facile e lo è ancora meno raccontare la diplomazia, soprattutto quando non c'è troppo spazio per giocare con gli espedienti forniti dal narrare una storia inventata e moderna, come accade per esempio con The Diplomat di Netflix, ma si è invece costretti dai limiti dettati dalla storia.
Buona parte di Franklin, non per nulla, è un lungo susseguirsi di cene, incontri più o meno segreti e piccole vittorie e grandi sconfitte, in cui i protagonisti incrociano la strada con una lunga serie di pedine, alcune meno importanti di altre, nel tentativo di portare a compimento la propria missione. Un processo così complesso e lungo che lo stesso Congresso Americano, ad un certo punto, scontento della mancanza di progressi del suo emissario, decise di inviare in Francia John Adams (Eddie Marsan), il cui atteggiamento eccessivamente schietto per la Corte francese cominciò però a creare non pochi grattacapi a Franklin, che si ritrovò sempre più spesso a dover porre rimedio alle sue gaffes.
Con il deteriorarsi della salute di Franklin e l'evidente desiderio degli autori di espandere la storia del nipote Temple, la cui chimica con il nonno è indiscutibilmente l'aspetto più godibile della serie, lo show sembra purtroppo perdere, ad un certo punto della narrazione, la sua presenza più importante sullo schermo, dimostrando se non altro quanto significativa sia la performance di Douglas per lo show.
A fronte di un'ambientazione mozzafiato, costumi molto curati ed un costante tentativo di rendere la diplomazia del tempo avvincente, Franklin si sforza di rappresentare la storia nella maniera più accurata possibile e seppure supportata da attori di grandissimo talento, per sua stessa natura, tende a perdersi in una profusione di dialoghi e personaggi che non aiutano a far progredire la narrazione, rendendola spesso eccessivamente lenta.
Franklin è disponibile su Apple TV+ con i primi 3 episodi a partire da venerdì 12 aprile 2024.