Foundation 1x05 "Upon Awakening": la recensione

Mentre Upon Awakening è un episodio di passaggio, ci si chiede se questa intera prima stagione di Foundation non lo sia

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Spoiler Alert
Foundation 1x05 "Upon Awakening": la recensione

Mentre è chiaro Upon Awakening che è un episodio di passaggio, ci si chiede se questa intera prima stagione di Foundation non lo sia. A metà stagione, lo show tratto da Asimov ha sovrapposto vari momenti nel tempo, vari conflitti, tanti personaggi irrisolti, ma non si è ancora svelato del tutto. Sembra che ancora manchi qualcosa per raggiungere il pieno potenziale della storia dello show. La svolta che dia un senso totale non solo alla vicenda, ma anche al tipo di adattamento. Questo quinto episodio stagionale, che per la prima volta mette da parte l'impero su Trantor, serve a portare ad un punto di non ritorno la crisi su Terminus, e al tempo stesso a riprendere un personaggio che avevamo lasciato indietro. In un modo o nell'altro, i fili prima o poi dovranno intrecciarsi.

Come la precedente puntata, anche questa è divisa in due parti. Da un lato c'è la crisi su Terminus, e dall'altro c'è il risveglio di Gaal Dornick. Gli anacreoniani tengono in pugno il pianeta sprovvisto di difese, e nemmeno l'intervento intempestivo dell'impero potrà fare qualcosa per scongiurare la crisi. Salvor Hardin assiste alla catastrofe scatenata dalle azioni di Phara, eppure il punto è proprio quello di risalire alle cause originali degli eventi. Questo è il legame tra le due storyline, quella sul pianeta e quella nello spazio.

Phara afferma che le azioni degli Anacreoniani sono il risultato di lungo termine – ricordiamo che siamo decenni dopo Seldon – della paura dell'impero scatenata dalle profezie. Dato per scontato questo elemento, Salvor Hardin realizza, forse, che sia lei che gli altri non sono altro che pedine in uno scacchiere nel quale le mosse sono state fatte molto tempo prima. E Gaal? Nel suo caso si tratta di ridurre ad una prospettiva più individuale lo stesso discorso, sempre con Seldon nel mezzo, morto ma ancora più che influente sugli eventi. Scopriamo la sua infanzia – parte meno interessante e più superflua – ma scopriamo soprattutto cosa ne è stato di Raych dopo l'omicidio di Seldon.

Sembra chiaro, la serie prova a dirci, che lo stesso omicidio rientra in un percorso più ampio, e che lo stesso Raych abbia compiuto il suo gesto mosso da una necessità che scopriremo in seguito. Tutto questo ci viene raccontato attraverso registrazioni che vediamo insieme a Gaal sull'astronave. Si tratta di una seconda introduzione – appunto, forse superflua – per il personaggio e per la sua intelligenza fuori dal comune. Scopriamo come e perché Seldon l'ha scelta, e abbiamo una prova delle sue capacità deduttive e delle sue conoscenze attraverso i suoi dialoghi con l'astronave. È l'episodio meno interessante tra quelli visti fino ad ora (si sente l'assenza di Lee Pace) ma è anche un passaggio forse obbligato per raccontare la fase culminante della crisi attraversata su Terminus.

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