Foudre: la video recensione

La video recensione di Foudre, un film di Carmen Jaquier con Lilith Grasmug, Mermoz Melchior, Benjamin Python, Noah Watzlawick

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Presentato alla 17 esima edizione della Festa del Cinema di Roma, Foudre è un film di Carmen Jaquier con Lilith Grasmug, Mermoz Melchior, Benjamin Python, Noah Watzlawick, Sabine Timoteo, François Revaclier, Diana Gervalla, Lou Iff, Léa Gigon, Marco Calamandrei.

FOUDRE: LA TRAMA

Estate del 1900, in una valle della Svizzera meridionale. Elisabeth, 17 anni, sta per prendere i voti, quando la morte improvvisa della sorella la costringe a lasciare il convento e a tornare nella fattoria di famiglia, che aveva lasciato 5 anni prima. Ma Elisabeth non è più una bambina: oppressa dalle rigide regole del villaggio e ossessionata dai misteri che circondano la scomparsa della sorella, lotterà per il diritto a essere padrona di se stessa.

FOUDRE: NOTA SUL FILM

Nell’estate del 1900, dalla pace del convento nel quale da cinque anni sta facendo il noviziato, la diciassettenne Elisabeth è sbalzata, poco prima di prendere i voti, di nuovo a casa, per lavorare la terra, dopo la morte improvvisa della sorella maggiore Innocente. Ma la morte è misteriosa, la famiglia silenziosa e solo tre suoi amici d’infanzia sembrano condividere l’ansia di conoscenza e di libertà di Elisabeth. Immersa nel solare scenario di una valle svizzera, una storia di progressiva affermazione di autonomia, volontà e desiderio, dove la cupezza repressiva dell’ambiente e delle credenze viene progressivamente sfaldata dall’energia vitale dei quattro amici, sempre più complici, sempre più innamorati l’uno degli altri e dei rispettivi corpi.

FOUDRE: NOTE DI REGIA

Ho scoperto dei taccuini scritti dalla mia bisnonna, in cui ogni giorno prometteva se stessa al Signore. Era mai stata così intima con qualcuno come lo era stata con Dio? Nella mia fantasia la vedevo come una mistica. Pensavo a ciò che era stato tolto alle donne, soprattutto riguardo alla possibilità di esprimersi. Proseguendo nella mia ricerca, mi sono accorta che non avrei trovato quello che cercavo nei libri di Storia. Grazie agli incontri che ho avuto con persone anziane, ho capito che dovevo inseguire i sentimenti, le emozioni, la Storia viva. Volevo riscrivere la grande Storia, quella che si era dimenticata di documentare la vita delle donne e la storia della mia bisnonna, di colmare le lacune.

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