Fosse/Verdon 1x08 "Providence": la recensione
La recensione di Providence, ottavo e ultimo episodio della miniserie Fosse/Verdon, in onda su FoxLife
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L'esito non potrà infatti che rimandare ad un continuo ripensamento delle proprie scelte, alle promesse non mantenute, ai rapporti deteriorati, ai progetti ancora da realizzare. Lo vediamo nel confronto che apre l'episodio, tra Fosse e Paddy, su una panchina. In questo inizio di episodio c'è già la sua fine. Paddy sottolinea la stasi nei personaggi di Fosse, che non cambiano, che non apprendono. È una regola base dello spettacolo e della narrazione, ma non della vita, in cui al contrario le persone sembrano bloccate in un loop di errori ricorrenti e di rapporti dai quali non riescono a slegarsi.
Ann appunto, con lei non ci sarà una risoluzione netta, ma raramente nella vita ciò si verifica. Ma anche con la figlia Nicole, ormai avviata sulla strada delle dipendenze. Una danza tra padre e figlia è il momento più intimo dell'episodio. E ovviamente Gwen Verdon. Con la quale Bob si perde e si ritrova, continuamente, in un eterno balletto tra due vite che non possono fare l'una a meno dell'altra. Infine il momento della morte arriva, mano nella mano, all'improvviso, eppure così calzante da sembrare davvero un'invenzione di sceneggiatura.