Fosse/Verdon 1x07 "Nowadays": la recensione

La recensione di Nowadays, penultimo episodio di Fosse/Verdon: la miniserie trasmessa su FoxLife si concluderà questa settimana

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Spoiler Alert
Più si avvicina all'inevitabile e tragica conclusione della sua storia, più Fosse/Verdon subisce la forza attrattiva del passato dei due protagonisti. Come un passato ideale, di sogni ancora realizzabili e di passioni ancora vive, questi momenti tra i due personaggi si insinuano nel presente, e lo ridefiniscono. Alla metà degli anni '70, ognuno perduto a modo suo, ognuno intrecciato all'altro in un rapporto ostile, ma simbiotico, Fosse e Verdon sono alla stretta finale del loro legame professionale e personale. Nowadays, settimo e penultimo episodio della miniserie, ce lo racconta con la consueta eleganza.

Con la consueta progressione temporale implacabile, seguiamo le ultime fasi di lavoro su Chicago. Il musical cercato e voluto da Gwen Verdon sta incontrando varie difficoltà. I ritardi si accumulano, e Fosse sembra voler proiettare sull'intero show il proprio male di vivere. I sorrisi sono vietati, la gioia del movimento si spegne, e la stessa Gwen non sembra all'altezza della situazione. Sono i momenti in cui l'energia creativa di entrambi li conduce verso una direzione autodistruttiva, in cui il loro egoismo di fondo non li sostiene a vicenda, ma li affossa. Gwen ha trascinato di fatto Bob in un progetto di cui lui non sentiva il bisogno. Fosse non rifiuta, accetta, anche perché è nella sua indole quella di cimentarsi con qualcosa di molto difficile.

Eppure, ripresosi solo in parte dall'attacco di cuore di pochi mesi prima, Bob non può più sostenere il peso di quella produzione, non senza scaricare il proprio dolore su qualcun altro. Quel qualcuno è Gwen, che deve obbligatoriamente interpretare un numero musicale insieme ad un'altra artista. Le cose per lei peggiorano nel momento in cui un problema di salute la porta via dalla scena per settimane. La sostituisce Liza Minnelli, ed è un trionfo. Ma più che il successo dello spettacolo, che permetterà a Gwen di guadagnare abbastanza per lasciare qualcosa a sua figlia, a emergere è la delusione per il comportamento di Bob. Che in fondo non l'aveva mai considerata una prima scelta per Chicago.

Tutto ciò si alterna ai momenti iniziali nella relazione tra i due, quando Gwen brillava e Bob arrancava. Tradimenti, il matrimonio, la difficoltà (di lui) nell'avere dei figli. La scrittura ce li racconta così, in un continuo oscillare tra passato e presente, che non tende mai alla morale superficiale o all'inquadramento banale e rassicurante dei caratteri. Gwen e Bob al tempo stesso come la migliore o la peggiore versione di loro stessi, che possono essere salvatore o carnefice dell'altro, e che scelgono come comportarsi in base al loro bisogno d'amore o egoismo.

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