Fosse/Verdon 1x02 "Who's Got the Pain?": la recensione
La recensione del secondo episodio di Fosse/Verdon, intitolato Who's Got the Pain?
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Fosse/Verdon non è quindi il biopic classico e lineare, ma di altissimo prestigio, che poteva essere Feud. Né la sua controparte, sorprendentemente più sperimentale nella forma, Trust. Si tratta di qualcosa che si colloca a metà strada, che funziona su doppi binari, raccontandoci il durante e il dopo, sovrapponendo presente e futuro. Soprattutto, collocando ogni evento in una curiosa dimensione temporale che coincide in genere con eventi tragici, ad esempio una scritta che ci avverte che manca un certo numero di giorni alla morte di qualcuno.
D'altra parte la sceneggiatura, almeno in questa puntata, continua a porre di più l'accento sul carattere di Fosse, che tuttavia emerge come il classico autore geniale e problematico, da comprendere e coccolare sul piano umano nonostante tutti i propri difetti. Sempre più interessante e vitale, per quanto la scrittura le riservi meno spazio, è la Verdon di Michelle Williams, che ancora una volta si conferma attrice di altissimo profilo, capace di scomparire dietro le pieghe del proprio personaggio.